Al salone del Gusto a Torino :Le donne dell’Appennino con le mani in pasta

Quest’anno al salone del Gusto abbiamo riproposto l’evento “Le donne con le mani in pasta”, coinvolgendo presso la stand dell’ Umbria ( che ci ha accolto con grande entusiasmo) le comari di mazzetto di : Umbria( Maria Rita Battistacci con le tagliatelle al sugo di tartufo) , Lombardia( Daniela Rubino con i pizzoccheri) , Campania( Mena Petrella con lagane e ceci) , Lazio ( Sandra Ianni con i lombrichi al sugo di pomodoro) , Liguria ( Nadia Repetto con il pesto degustato sui crostini), Abruzzo ( Giovanna  Basti con le sagne e cotechino) ed ovviamente Calabria ( Donatella Favasuli con i maccarruni al sugo di nduja e conditi con la ricotta affumicata di Maria Procopio) . Quest’anno abbiamo condiviso questa bella esperienza insieme a Sonia Chellini vice presidente di Slow Food Italia e referente del progetto Appennino ed insieme al prof.Francesco Sabatini(ordinario all’Università di Storia della lingua Italiana )  che ha apprezzato il nostro modo di raccontare il territorio attraverso le storie e la condivisone nella preparazione della pasta delle varie regioni. Ospite d’onore Alice Waters , vice presidente internazionale di slow food che ha seguito insieme al suo staff le operazioni di preparazione della pasta in cucina,

Un commento di Sergio Consigli, il presidente di Slow Food Umbria che ci ha ospitato nel suo stand: “Spero che l’Umbria abbia contribuito a prolungare la” spinta propulsiva” che rappresentano un gruppo “vulcanico” come il vostro.  Sono rimasto affascinato dalla qualità delle preparazioni.

Il caos ,l’anarchia,la fantasia, la spontaneità se si basano su di una solida cultura e su  un’ idea geniale…generano eccellenze. Viva le commari…”

 

 E’ con questo spirito e con le nostre radici ben piantate nei territori che daremo vita ancora ad altri eventi.

 

 

Una nota sulle commari di mazzetto:

 

Le Commari di mazzetto sono le Commari che si apparentano attraverso  un rito  di amicizia e di affetto durante  la notte di san Giovanni scambiandosi un mazzetto di fiori . E un’antica usanza popolare  che come condotta slow food di Soverato abbiamo ripreso e pratichiamo dal 2001. Poi si è evoluta e nel  2012 in occasione di un consiglio nazionale Slow Food che si svolgeva in Abruzzo il 23 giugno ho coinvolto altre socie di regioni diverse .

Oltre a queste commari di mazzetto coinvolte nella preparazione della pasta , sono commare   da tempo con altre donne e socie slow Food della Calabria    e con  altre socie di Slow Food Italia ( Cinzia Scaffidi, Gigliola Casati , Francesca Rocchi, Sonia Chellini ).

Marisa Gigliotti , referente progetto Appennino per Slow Food Calabria