Saccomanno (Lega), altra condanna per il gruppo editoriale “L’Espresso”.
Con ordinanza del 23 marzo 2022, depositata il 05 aprile 2022, emessa nel procedimento civile n. 1585/2018, il Tribunale di Palmi, ha condannato Tizian Giovanni e Stefano Vergone, in qualità di autori, Damiliano Marco, in qualità di direttore responsabile, e la società Ge.Di Gruppo Editoriale S.p.a., in qualità di editore del settimanale “L’Espresso”, a risarcire i danni per € 7.500,00, oltre alle spese legali per € 4.468,00, in favore di Vincenzo Gioffrè, al tempo dei fatti e dell’articolo diffamatorio referente locale della Lega. La vicenda nasce a seguito di un articolo comparso nella data dell’08 luglio 2018, sul n. 28 del settimanale “L’Espresso”, dal titolo “Voto Salvini che gioia”. All’interno dello stesso si insinuava che il consenso ottenuto dalla Lega nelle elezioni del 2018 fosse collegato alla persona del Gioffrè, quale segretario a Rosarno, ed alle sue “conoscenze”. Il tutto prendeva spunto da una visita in tale città di Matteo Salvini. La ordinanza, fortemente motivata, rigettava tutte le eccezioni e difese dei giornalisti e della società editoriale e riconosceva che l’intervento era del tutto diffamatorio e, quindi, condannava i convenuti, sopra indicati, al risarcimento dei danni in favore del già menzionato Gioffrè. La decisione, dopo una lunga trattazione della normativa, della giurisprudenza e dei fatti indicati nell’articolo, escludeva la valenza di “inchiesta giornalistica” di questo e riteneva “… per quanto sin qui argomentato, la domanda di condanna al risarcimento danni formulata da parte ricorrente è dunque meritevole di accoglimento anzitutto nei confronti dei due giornalisti firmatari dell’articolo quali autori diretti della condotta diffamatoria perpetrata a suo danno. Ai sensi dell’art. 11 L. 47/78, va altresì dichiarata la responsabilità solidale dell’editore e del direttore responsabile che ha omesso i dovuti controlli e non ha esercitato la facoltà di sostituzione …”. Si tratta della terza condanna che subisce l’articolo suddetto, con il quale si era tentato anche di attaccare, indirettamente, ingiustamente ed infondatamente, la persona di Matteo Salvini.
Lì, 06.04.2022.
Il Commissario Regionale Lega
Giacomo Francesco Saccomanno