S. Anna Hospital: Bloccato il ponte Morandi, 300 lavoratori e lavoratrici attendono risposte
USB: S.AnnaH,-Abbiamo fatto tutti i passaggi istituzionali: …ASP, commissari ed ancora commissari, consigli di amministrazione, consiglieri regionali di opposizione e di maggioranza, commissioni regionali, sindaci e consiglieri comunali, preti e parrocchiano, abbiamo propiziato incontri ufficiali amministratori e poteri decisionali ! NULLA DA FARE.Tutti sono solidali, tutti stanno lavorando..il tempo passa e noi siamo senza stipendi e senza lavoro! I medici vanno via, i pazienti emigrano dietroal personale medico e noi notte e giorno a difendereil nostro posto di lavoro, attorniati da quel velo diburocrazia che tutto vede e tutto macina nel porto delle nebbie dove nessuno più ci vede! Un segnale molto brutto questo da parte dei nostri amministratori, che siano commissari o eletti dai cittadini, la cui politica è ormai dettata dall’impotenza di poter intervenire,tutti hanno fatto qualcosa ma sono rimbalzati perché non ce credibilità nella politica, i vari commissari inviati in Calabria vedonoil malaffare in questi rapporti! Solo tattiche e parole di circostanza!Noi siamo stufi,non vogliamo e non lo permettiamo anessuno di abbassare la guardia,nel rispetto della struttura sanitaria –S.Anna –centralee professionale per la Calabria,nell’interesse di chi deve essere curato come avveniva prima e nell’interesse dei lavoratori TUTTI,che vedono lo spettro della disoccupazione e diuna migrazione giovanileper poter lavorare;perché in Calabria NON CE PACE! Inconcepibile ai molti, questo accanimento burocratico!E’ rabbia quella che si sente tra i lavoratori a scelte scellerate come questa, ma ce tanta voglia ancora di battersi per riavere quel posto di lavoro guadagnato con sacrificio, proprio per questo è quasi un mese che piantoniamoil s. Anna hospital, come se fosse per noi sempre apertoed operativo,nel tentativo che dopo tutte le nostre rivendicazioni arrivi questo benedetto accreditamento. Invece nulla da fare… Nessuna risposta! Stiamo lavorando -loro SI noi NO! Abbiamo usato tutte le strategie nonviolente a nostra disposizione: sit-in,manifestazioni,occupazioni, petizioni popolari, pranzi solidali,le abbiamo tentate tutte in modo urbano, OGGI non ci rimane che incatenarci sul ponteMorandi!Non abbiamo mai visto una classe politica così ininfluente nelle determinazioni che riguardano la città ed i beni comuni di cui la comunità fruisce, abbiamo avuto la netta sensazione che i molti che si sono interessati alla vicenda s. Anna si sono arrampicati sugli specchi.Tutti i nostri sforzi sono rimbalzati contro questo muro di gomma calabrese.Ci sentiamo tutti traditi dalle autorità competenti, dalla politica,quella politica che fino a ieri aveva un ruolo determinante per superare gliostacoli ed oggi non ha nessuna considerazione, una Calabriacommissariata su tutto.E,beffa delle beffe, ancora più raccapricciante è che i soldi del bilancio regionale, delle ASP, quelli europei, quelli che devono arrivare ci sono, -quelli che restituiamo ogni anno a Bruxelles perché non utilizzati –aggiungiamo,peraltro uno dei pilastri fondamentali del Recovery Plan è rappresentato dalle misure per il lavoro e nel dettaglio dal rilancio dell’occupazione. Per la Calabria abbiamo l’impressione che dobbiamo solo parlare di licenziamenti per come vannole cose! Non è cosi che Catanzaro rinascerà –oggi attendiamo solo UNA risposta! Il S. Anna verrà accreditato oppure no? non vogliamo altro!