Roghi tossici, Gianturco: “Adesso basta, urge soluzione definitiva per Scordovillo”.
Lamezia Terme, 11 lug – “La città di Lamezia Terme assiste attonita e per l’ennesima volta, all’innalzamento di fumi tossici dal campo rom di Scordovillo. Tutto ciò non è più tollerabile, poche decine di persone, da troppo tempo, stanno mettendo a serio rischio la salute dei cittadini. Bisogna intervenire con urgenza, proprio ora che a governare la città, c’è una commissione mandata qui direttamente dal Ministero dell’Interno. Alecci chiami immediatamente il Prefetto Ferrandino e il Ministro Salvini”. A dichiararlo è l’ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
“Il problema legato ai fumi tossici provenienti dal campo rom – sostiene Gianturco – persiste ormai da decenni e le varie amministrazioni che si sono susseguite non sono state in grado di risolverlo. Oggi si è verificato l’ennesimo episodio che ha causato il diffondersi di fumi in gran parte dell’area di Lamezia Est colpendo, in particolar modo, il vicinissimo ospedale lametino. Siamo di fronte ad una realtà drammatica, dove sicurezza e decoro sono andati a farsi friggere a fronte delle false promesse delle varie amministrazioni comunali, palesemente incapaci di risolvere un problema così grave che mette a serio repentaglio la salute di tutti i cittadini costretti a respirare veleno”.
“Il modo in cui la commissione straordinaria sta gestendo questa problematica – dichiara Gianturco – è la dimostrazione tangibile del loro fallimento amministrativo. Nessuno più della commissione straordinaria potrebbe risolvere con efficacia il problema Scordovillo. Ricordo, prima di tutto a me stesso, alla cittadinanza e al Commissario Alecci, che è stato inviato qui dal Ministero dell’Interno e che fra le priorità c’era proprio un radicale intervento sul campo rom, ma dopo due anni, siamo fermi sempre allo stesso punto”.
“Il loro immobilismo su questa vicenda – conclude Gianturco – è vergognoso. Perché non s’interviene risolutivamente una volta per tutte? Come mai il campo non viene ancora smantellato? Chiedo pubblicamente che si attivino tutti i canali prefettizi e ministeriali affinché, con urgenza, si arrivi ad una soluzione definitiva”.
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