Riparte da Scilla la valorizzazione del tradizionale limone Sfusato di Favazzina
Riparte da Scilla la valorizzazione del tradizionale limone Sfusato di Favazzina. “Il limone Sfusato di Favazzina, tra Scilla e Bagnara Calabra, da coltura tradizionale a micro filiera” è il titolo dell’evento organizzato dal GAL BATIR e “Sphera – Associazione per la valorizzazione” nell’ambito del nuovo ciclo di attività informative del GAL denominato “Sorsi di cultura”. L’iniziativa che si terrà a Scilla presso il Palazzo Krataiis sul lungomare, mercoledì 17 dicembre 2014 alle ore 17,30, ha come obiettivo sia quello di far emergere le grandi potenzialità di una storica coltivazione costiera dalla importante valenza ambientale, ma soprattutto di rendere pubblica l’avvenuta creazione della specifica micro filiera che parte dalla produzione del limone “Sfusato di Favazzina” e termina con la produzione del Limoncello di Scilla e della Marmellata extra di Limone Sfusato di Favazzina ad opera di “Delizie del Castello”, iniziativa imprenditoriale nata grazie ai fondi comunitari messi a disposizione dal GAL BATIR tramite il proprio Piano di Sviluppo Locale ed i periodici bandi di finanziamento. I lavori di mercoledì prevedono i saluti di Aldo Aldi commissario prefettizio del comune di Scilla e di Antonio Alvaro presidente del GAL BATIR. Seguono gli interventi di Fortunato Cozzupoli, direttore GAL BATIR su “Il GAL per il territorio e le micro filiere”, di Eleonora Uccellini, presidente dell’associazione SPHERA che illustrerà “Il paesaggio terrazzato, le limonaie costiere e gli antichi viaggiatori”, del cardiologo Vincenzo Montemurro in merito a “Proprietà nutraceutiche e salutistiche del limone”. L’agronomo Rosario Previtera, già promotore di numerose iniziative di valorizzazione della Costa Viola descriverà l’iniziativa in corso con l’intervento dal titolo “Il limone Sfusato di Favazzina per una nuova filiera produttiva” ed infine l’imprenditore scillese Enrico Pescatore racconterà “Dal progetto all’opificio: il caso de “Le Delizie del Castello”. Seguirà la degustazione dei prodotti identitari “Limoncello di Scilla”, Marmellata extra di limoni “Sfusato di Favazzina, “Finocchietto della Costa Viola” e la degustazione del buffet completo dall’antipasto al dolce a base di limone. Il programma si concluderà con la visita guidata all’adiacente opificio “Le Delizie del Castello” ricavato all’interno dello storico Palazzo Ruffo. “Riprendiamo con un nuovo ciclo di eventi informativi del GAL denominati “Sorsi di cultura” proprio da Scilla – afferma il presidente Alvaro – consci dell’importanza rivestita da un territorio tipico come quello terrazzato in cui oltre alla viticoltura eroica anche la limonicoltura costiera potrà finalmente svolgere un ruolo di salvaguardia ambientale e di crescita economica”. Per il direttore del GAL Fortunato Cozzupoli “il GAL BATIR sostiene concretamente le iniziative che si pongono quale elemento di sviluppo imprenditoriale e socio-economico come questa nuova microfiliera che coinvolge l’antica e tradizionale limonicoltura costiera tra Scilla e Bagnara. Il prossimo obiettivo del GAL BATIR sarà quello, tra gli altri, di finanziare con i prossimi Bandi anche il recupero e l’ampliamento dei limoneti terrazzati e costieri”. “L’iniziativa prese inizio a fine gennaio 2013 – ricorda Rosario Previtera – quando con il GAL e l’amministrazione comunale di Scilla tramite un convengo a tema, tentammo di coinvolgere gli agricoltori del comprensorio, i vivaisti e gli imprenditori locali con l’intento di orientare l’attenzione verso una risorsa tradizionale quale il Limone Sfusato di Favazzina e i suoi derivati. Bene, in meno di un biennio il percorso di sviluppo integrato ha dato i suoi frutti spontaneamente ed oggi celebriamo la nascita di una nuova filiera che vede “Le Delizie del Castello”, progetto realizzato con i fondi del PSL del GAL BATIR, elemento catalizzante ed aggregatore dell’offerta produttiva; ed è rincuorante vedere come i piccoli limonicoltori operanti tra Scilla e Bagnara abbiano già ripreso a ristrutturare e rendere produttive le antiche limonaie esistenti, certi di un nuovo sbocco commerciale”. E già si pensa ad un marchio specifico comunale come la De.c.o. e ad uno “Scylla Lemon Tour” che coniughi l’agricoltura e il turismo rurale ed enogastronomico.