Rinascita di Lamezia, lavoriamo per un futuro migliore
Sono Francesco Mendicino esponente del MOVIMENTO “RINASCITA DI LAMEZIA”, leggendo il comunicato stampa: tagli alla spesa su 30 anni per colmare il disavanzo di amministrazione, non esprimo considerazioni personali. Voglio dare solo input che è quello di battere sui “fondi comunitari”, considerando che sicuramente perdiamo per fine anno circa una somma superiore a 14 miliardi di euro, 350 volte la cifra di cui si parla per il disavanzo del comune di Lamezia Terme che è di 41 milioni di euro, tale cifra diviso il numero degli abitanti di Lamezia sono circa meno di 600 euro, mezzo stipendio per abitante, quindi sarebbe un problema sanabile per tutta la popolazione in una donazione di mezzo mese di lavoro. Sicuramente ci sono da seguire delle pratiche legali concrete in questo momento, le mie sono solo delle potenziali ipotesi che si potrebbero materializzare solo se ci fosse una consapevolezza individuale, che il bene pubblico è la stessa cosa del bene privato, ma purtroppo c’è un passaggio culturale che stenta ad arrivare, ma sono più che convinto che arriverà nel medio termine. Abbiamo due opportunità da sfruttare, i fondi europei del periodo 2007/2013 che rimangono solo 3 mesi per organizzare le idee e redigere progetti validi per canalizzare mezzo miliardo di euro, tale somma matematica scaturisce dividendo (14 miliardi) per il numero complessivo degli abitanti calabresi e moltiplicando quelli lametini, si ottiene questo numero mezzo miliardo di euro spendibile, e poi c’è il periodo 2014/2020 con altri indotti monetari e per chiunque ha paura di lavorare in questi tre mesi. Ovviamente sono solo degli esempi che portano a facilitare la comprensione per chi non è addentrato nel discorso, e spiegano cosa potrebbe succedere se ci fosse una organizzazione completa e compatta, invece che la popolazione passasse il giorno a fare denigrazioni o di trascorrere giornate per cose a mio avviso futili, si potrebbero sfruttare le competenze per organizzare, e la manualità per mettere in atto ciò che è stato programmato, ma in tutto questo c’è uno sforzo che purtroppo non siamo più abituati a concepire, la mente di per se pensa già in negativo, purtroppo ripeto i mezzi di informazioni ci condizionano per stimolare maggiormente questa negatività a noi innata, invece di stimolare la parte che ci permette di risolvere i problemi, il cervello è un grande mezzo per ottenere tutto, ma come ogni organo non percepisce se stesso e quindi allo stato brado e manipolabile se non si stimola una certa criticità nei contenuti. Per esperienza personale conosco degli ottimi motivatori, se fosse un problema di motivazione e di scuotere le coscienze per ottenere degli obiettivi. Ogni obiettivo si divide in fasi, obiettivo immediato, cioè i micro obiettivi che sono le azioni, obiettivo a breve termine, a medio e lungo termine, poi portare a termine un obiettivo non significa assolutamente arrivare ad una metà, significa arrivare ad un punto che apre obiettivi più grandi.
Spiego sinteticamente una mia teoria che solo con la maggiorazioni degli indotti sostenibili ci può permettere di risolvere il disavanzo amministrativo, e non si deve assolutamente confondere l’indotto con la speculazione ad ogni costo, come spiegava Robert Kennedy in una sua ultima conferenza pubblica tre mesi prima del suo assassinio.
Sintetizzo i punti:
1)Investire sulla creazione di lavoro tramite i fondi europei, o del periodo 2007/2013 o del periodo 2014/2020, che tali genereranno indotto diretto attraverso un maggiore nucleo di famiglie nel pagamento delle tasse, maggiore è il giro economico, maggiori sono i pagamenti alla pubblica amministrazione.
2)Lavorare per priorità per individuare i “lavori finalizzati” a creare un circuito virtuoso per il quale non serviranno più sussidi economici nei prossimi decenni.
Mi tengo a disposizioni per spiegare nel dettaglio tutti i passaggi per uscire da qualsiasi problema, nel limite delle mie conoscenze e competenze.