Rifiuti, cambiano i suonatori ma la musica è la stessa Gli spettri della gestione emergenziale aleggiano sulla regione
Dunque con i rifiuti siamo di nuovo in fase emergenziale, e la mente non può non andare ai fasti delle gestioni emergenziali portate avanti a botte di commissariamenti e di ordinanze contingenti atte solo a creare nuove discariche, ipotizzare fantasiosi bruciatori, allargare impianti o trasportare i rifiuti all’estero. Tutto tranne affrontare il problema mettendo in piedi un sistema pubblico, gestito dai comuni, sostenibile.
E’ triste leggere, in un periodo segnato da un’emergenza come quella Covid-19 che ha praticamente distrutto i tessuto sociale ed economico, gli appelli allarmati di sindaci e comitati sulla bolla rifiuti pronta ad esplodere nuovamente. In continuità con gli uscenti i nuovi non sono riusciti ad abbozzare uno straccio di soluzione, nonostante l’urgenza del momento richiedesse rapidità ed efficacia. Dunque impianti chiusi, comuni che non possono conferire e rifiuti che iniziano ad accumularsi nelle strade delle città calabresi. Fortuna che le mascherine già le portiamo, così in un colpo solo evitiamo il Covid e l’olezzo dei rifiuti.
Chiediamo a tutte le forze che hanno a cuore questa regione di fare fronte comune in ogni territorio nel richiedere soluzioni al governo regionale e all’assessore al ramo, di cui non si ha notizia sostanzialmente dal giorno dopo l’insediamento. La partita è difficile e aggiungere un’altra emergenza a quella già in atto sarebbe devastante.
Ciccio Ratti – Dipartimento Ambiente demA Calabria