Riceviamo e pubblichiamo. La lega dei fasci
Il centrodestra calabrese è in grande fermento. In particolare, la Lega, sembra aver abbandonato quel torpore commissariale ed anche cabarettistico dei luogotenenti salviniani che la caratterizzava, per imporre il verbo del capo facendo tabula rasa delle specificità territoriali. È ormai di qualche giorno la notizia della nomina di Arnaldo Golletti a coordinatore provinciale della lega Cosenza. Dirigente regionale in pensione ma conosciuto in provincia per le sue posizioni xenofobe e nostalgiche. Famoso il suo legame con Stefano delle Chiaie, al cui funerale presente con tanto di saluto romano. Proprio in virtù di questa amicizia vi è il legame con il noto esponente padano Mario Borghezio anche lui affezionato revisionista ed esponente Lega. Malgrado la Lega voglia dare la svolta moderata e moderna non può fare a meno di mostrare il suo volto: intollerante e fascista. Del resto è guidata dall’uomo del ‘Papeete’ che chiedeva pieni poteri. Golletti è noto anche per le sue posizioni sul revisionismo della Shoah e per essere fortemente omofobico. Certo quando però è anche noto che si vendette al leone socialista in men che non si dica alle comunali di tanti anni fa.
La domanda è politicamente lecita: che Lega si sta profilando all’orizzonte? Sicuramente diversa da quella che Invernizzi aveva in mente. C’è molto territorio, molta attenzione al consenso, sembra emergere, in verità, una specifica di destra sociale ma, forse, è ancora troppo presto per pretendere una risposta.
Qual è la forza alleata avvisata? Tutti gli indizi portano verso Fratelli d’Italia dove Golletti aveva inserito per mero spirito cameratesco anche un ex consigliere comunale di Cosenza.
Insomma è solo questione di tempo e di scelte perché la lega mostri sempre il suo volto. Speriamo non si traduca nell’ennesimo sliding door della politica calabrese.
Gruppo Autonomo del Meridione