Riceviamo e pubblichiamo.Il colabrodo dell’acquedotto Sambuco
“Ma quale fango e fogna, quello che esce dall’acquedotto di Sambiase e puro liquore fatto coi fiori di Sambuco. Invece di star lì a lagnarsi, i cittadini dovrebbero imbottigliarlo e farne commercio”, questo presumibilmente potrebbe essere il comunicato stampa della Lamezia Multiservizi e della Sorical, a cui dovrebbe aggiungersi la firma del Sindaco Mascaro.
Sì, perché, che la condotta dell’acquedotto Sambuco fosse un colabrodo, si sapeva da fin troppi anni, ma l’amministrazione Mascaro in esaurimento (e di rimando la controllata Multiservizi) durante tutte le sue (fi)brillanti gestioni si è talmente distratta in beghe prima interpartitiche, poi infra-civiche e ora di nuovo interpartitiche da non riuscire a muovere un dito per risolvere questo annoso problema, che periodicamente assilla più di un terzo dei malcapitati cittadini che essa amministra.
Siamo così passati dal concetto dell’acqua “bene comune”, a favore del quale i cittadini votarono in un epico e vincente Referendum, a quello dell’acqua “come viene, viene”, ossia potabile a fasi alterne, ed i cittadini zitti e mosca.
E siccome il quartiere di Sambiase non è mai stato avaro di consensi elettorali nei suoi confronti, la conseguenza da trarne è che questo è tutto il grande amore che Mascaro riesce a professare per Lamezia. Sicché è davvero difficile riuscire ad immaginare cosa di peggio ci sarebbe toccato, se lui ed i suoi accoliti la città l’avessero un tantino odiata.