Riceviamo e pubblichiamo. Cosenza, i consiglieri di opposizione sulla situazione della viabilità cittadina
Riteniamo totalmente fallimentari le azioni messe in campo dall’amministrazione sulla viabilità di Cosenza. Il traffico veicolare si è letteralmente decuplicato, rispetto al passato, creando enormi disagi a tutti i cittadini.
L’amministarzione si è rivelata superficiale ed approssimativa non avendo tenuto conto che la viabilità non è circoscritta solo ad una singola via, bensì produce effetti a cascata su tutto il territorio cittadino, con la conseguenza che anche laddovve non vi era traffico, oggi vi è in maniera consistente.
«Eppure, l’avevamo detto». Non c’è, forse, frase più detestabile di questa, perché sentirsi dire che noi, esponenti dell’attuale minoranza di Palazzo dei Bruzi, avevamo ragione quando, nello scorso maggio, preso carta e penna denunciammo che la furia demolitrice del Sindaco Caruso avrebbe determinato solo il grave ingarbugliamento della viabilità cittadina invece che produrre la facilitazione del flusso dei veicoli, dev’essere difficile per chi della presente situazione ne è il responsabile, ammetterlo. Purtroppo per la città, i fatti non ci hanno smentito.
Quattro mesi addietro la nostra attenzione venne rivolta agli stravolgimenti dei sensi di marcia nel quadrilatero che perimetra il cuore di via Misasi, all’indomani della distruzione dell’isola pedonale costruita per volontà dell’allora primo cittadino Mario Occhiuto dinanzi agli edifici scolastici “Zumbini” e “Pezzuti”. Oggi, il nostro interessamento, pur partendo dal caos veicolare che ogni giorno puntualmente si verifica nel centro di Cosenza, riguarda complessivamente l’intera città, perché è dallo scorso lunedì 16 settembre, data di riapertura delle scuole, che l’intera Cosenza sembra essere esplosa sotto un’assordante quanto insopportabile cappa di clacson e fumi nocivi. Ma proprio perché non ci si venga a dire che il nostro interesse è solo per via Misasi e dintorni, domandiamo al Sindaco Caruso: che fine ha fatto l’annunciata realizzazione della bretella di prolungamento di via Reggio Calabria, strada che scorre parallela a via Popilia? Lui sa bene di aver ereditato dalla giunta che lo ha preceduto ben tre appalti relativi ad altrettanti lotti che completano quel percorso. Appalti che da quando la giunta attuale si è insediata non hanno visto alcun atto di evoluzione né procedurale né, tantomeno, operativo. Sa bene, il buon Franz, che essi sono già stati finanziati, affidati e consegnati alle ditte e che attendono unicamente l’esecuzione. E dovrebbe rammentare che quando lo mettemmo sull’avviso che la sua convinzione di allargare la disponibilità delle sedi carrabili in centro città al fine di favorire tragitti apparentemente più brevi non avrebbe ridotto il traffico veicolare ma che, al contrario, si sarebbe rivelata falsa e sbagliata. Ebbene, i provvedimenti suoi e del suo sodale di giunta, Damiano Covelli, che con tonitruante sicumera piddina si vantava, all’atto di mutamento dei sensi di marcia, di aver ridato “respiro” al traffico, hanno al contrario aumentato i flussi delle macchine facendole inevitabilmente convogliare verso tutte le aree disponibili, saturandole. Invece di regolamentare e incanalare quei flussi favorendo una mobilità non veloce ma continua e regolare, privilegiando gli spazi pedonali e le piste ciclabili, per tentare un inizio di disincentivazione dell’uso delle automobili private nel cuore della città mediante l’utilizzo di mezzi alternativi ed ecosostenibili, si è scelto di far respirare ai cittadini i gas di scarico delle automobili. Smog che era incisivamente diminuito grazie alla presenza di quello spazio pedonale di vivibilità, di socializzazione, di sicurezza e di progresso per gli alunni delle scuole adiacenti e per i loro genitori, che dava respiro ecologico all’arteria stradale e la cui demolizione è stata la prima concreta azione politica dell’attuale giunta comunale. Il tutto in controtendenza con gli obbiettivi green che ogni sana amministarzione dovrebbe prioritariamente privilegiare, invece l’amministrazione Caruso riporta in pieno centro la circolazione ultracongestionata degli autoveicoli e continua a distruggere in spregio al bene collettivo. Ci risponderanno che la colpa è stata la chiusura di viale Mancini, “Noi non ci crediamo !”.
Anche nel nostro intervento di allora facemmo rilevare che l’aspetto più grave di questa vicenda è che a monte di tutte le decisioni di cambio della mobilità veicolare non vi era alcuna strategia, neanche uno studio, nessuna ponderazione su ciò che si andava ad attuare, ma solo ingorghi e congestioni prevedibili anche da chi non è un urbanista per mestiere. Giudicammo quella scelta di politiche di viabilità “scellerata”, figlia del pressapochismo, dell’improvvisazione, di un mancato approfondimento e di un’assenza di riflessione. Confermiamo quel giudizio col suffragio dei fatti.