Il Responsabile della Protezione Civile regionale Tansi sul nuovo Regolamento del Volontariato
Il Responsabile della U.O.A. Protezione Civile regionale Carlo Tansi – si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha comunicato che è stato trasmesso agli Uffici della Giunta regionale, per gli adempimenti propedeutici alla sua approvazione, il nuovo Regolamento del Volontariato Regionale di Protezione Civile. “Il testo definitivo – ha detto Tansi – rappresenta il risultato di un percorso condiviso con tutte le associazioni di volontariato operanti sul territorio regionale. E’stato trasmesso in forma preliminare alle associazioni che, attraverso una fase interlocutoria di continui scambi epistolari, durata circa sei mesi, hanno prodotto osservazioni, emendamenti e proposte, quasi tutti accolti, che hanno migliorato sensibilmente il testo originario. Le principali novità del nuovo regolamento sono le seguenti: 1) abolizione degli esami per l’iscrizione all’albo del volontariato ed obbligatorietà di un corso di base. La libera iscrizione all’albo senza procedure selettive, prevista tra l’altro in tutte le altre regioni d’Italia, vuole incentivare la massima partecipazione dei Calabresi alle attività di volontariato di protezione civile nella regione più esposta ai rischi naturali. Tale possibilità in passato era stata molto limitata da un sistema profondamente condizionato da certa politica che controllava, con regole molto discutibili, le modalità di accesso all’albo ed estendeva cosi i suoi tentacoli verso il volontariato del quale sono state violate le sue nobilissime origini essendo visto come un immenso serbatoio elettorale. Saranno particolarmente incentivati i Comuni che ne fossero sprovvisti a costituire gruppi comunali di protezione civile che possono supportare i Sindaci nella gestione delle delicatissime fasi emergenziali, convinti che tali fasi possano essere più agevolmente risolte quando esistono soggetti specializzati in materia di protezione civile operanti direttamente sui territori in attesa degli eventuali interventi che possono giungere dalle più distanti sedi regionali. Ovviamente la libera partecipazione all’attività di volontariato di protezione civile deve essere contestualmente vincolato alla obbligatorietà, per le associazioni neo-iscritte, di seguire un approfondito corso di base entro sessanta giorni dall’affiliazione. 2) Costante formazione e specializzazione dei volontari. Oltre al corso di base, ogni anno sarà previsto un programma di corsi di alta specializzazione, perfezionamento ed esercitazioni su molteplici tematiche, a seconda delle competenze delle singole associazioni di volontariato, che saranno tenuti da tecnici qualificati dei Vigili del Fuoco (messi a disposizione gratuitamente alla luce di una convenzione sottoscritta lo scorso mese di marzo con la UOA Protezione Civile Calabria), da tecnici del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, da docenti universitari, da “disaster manager”. La professionalità e la specializzazione dei volontari é un obiettivo fondamentale della protezione civile regionale, oltre che per garantire la massima efficienza nella gestione delle calamità, anche per tutelare l’incolumità degli stessi volontari durante le delicatissime e rischiose fasi emergenziali. 3)Incompatibilità per i dipendenti della Protezione Civile della Regione Calabria, e dei loro parenti, all’iscrizione all’albo del volontariato regionale. In tal modo si vogliono rimuovere i privilegi ad alcune associazioni che presentavano tra i loro affiliati dipendenti della protezione civile regionale, le quali in passato venivano quasi sistematicamente attivate in caso di calamità, tradendo i principi di partecipazione dell’associazionismo di volontariato. Le modalità di attivazione devono rispondere invece ai principi di rotazione, di territorialità rispetto alle aree emergenziali e di adeguata specializzazione in funzione dell’evento calamitoso. 4) Assistenza ai soggetti con disabilità o maggiormente vulnerabili (minori, anziani, malati), come richiamato dalla Delibera di Giunta Regionale n° 135/2015. Tale assistenza può essere svolta dalle strutture di volontariato che abbiano le specificità inerenti al settore delle disabilità fisiche e sensoriali. 5) Informatizzazione di mezzi e risorse delle associazioni di volontariato. Durante le emergenze, ma anche in tempo di pace, i volontari, le oltre 100 autovetture e le varie attrezzature (torri faro, idrovore, tende, USAR, ecc.) date loro in comodato d’uso dalla Protezione Civile della Regione Calabria, saranno geolocalizzabili tramite sistemi GPS di ultimissima generazione e saranno visualizzabili sia sui monitor delle sale operative che sui monitor di qualunque computer o cellulare abilitato. In tal modo saranno ottimizzate le azioni da svolgere durante le fasi emergenziali a seguito di calamità (terremoti, alluvioni, frane, tsunami, ecc.) a soccorso delle popolazioni colpite. 6) Certificazione antimafia obbligatoria per tutte le cariche dirigenziali delle associazioni di volontariato. 7) Cancellazione immediata dall’albo per tutte le associazioni che, attraverso i loro iscritti, manifestino comportamenti difformi dai principi fondanti del volontariato. 8) Istituzione della Consulta regionale di volontariato di protezione civile. La Consulta è stata costituita con l’intento di favorire un coinvolgimento istituzionale delle organizzazioni di volontariato nelle attività della Protezione Civile della Regione Calabria, attraverso la libera adesione delle organizzazioni iscritte nell’elenco regionale. E’ formata da membri democraticamente eletti in rappresentanza di ogni provincia della Calabria dalle organizzazioni iscritte all’Elenco Regionale di Protezione Civile e da membri in rappresentanza delle Associazioni nazionali di volontariato. Tale rappresentanza parteciperà attivamente ai programmi della Protezione Civile della Regione Calabria, supportandola nella definizione delle linee programmatiche e nella individuazione delle scelte strategiche al fine di ottimizzare l’attività del volontariato. Il sostegno si concretizzerà con riunioni mensili che si svolgeranno presso la sede della protezione civile regionale. Il Presidente della Consulta regionale parteciperà alle attività della Consulta Nazionale di protezione civile. Con questa profonda rivisitazione del regolamento, si auspica che il sistema “Volontariato” non rappresenti più un mega-serbatoio di voti per sedicenti politici né un’illusoria agenzia di collocamento e venga così riportato alle sue nobilissime origini. A tal proposito si ricorda che le associazioni di volontariato sono organizzazioni che nascono con lo scopo di riunire persone che mettono gratuitamente a disposizione della collettività il proprio tempo e le proprie capacità e competenze per svolgere diverse attività di protezione civile. Si coglie l’occasione per ringraziare il dott. Ernesto Forte, precedente Dirigente, per avere avviato il profondo processo di cambiamento dell’intero sistema della protezione civile regionale che si sta portando a termine”. o.m.