Reggio, stretta sull’abusivismo commerciale e mercatale: partono i controlli interforze

Facendo seguito alle determinazioni assunte durante la riunione tecnica di coordinamento dei Vertici Provinciali delle Forze di Polizia dello scorso 20 luglio, dove ha partecipato anche una delegazione di Confesercenti Reggio Calabria per discutere dell’abusivismo commerciale e mercatale, si sono svolte due riunioni operative interforze nella sala Calipari della Questura di Reggio Calabria, durante le quali si sono valutati gli interventi da intraprendere per intensificare i controlli atti a contrastare la sempre più numerosa presenza di venditori abusivi nelle principali vie commerciali e nei mercati del territorio metropolitano.

Una presenza che, come ribadito da Confesercenti durante i suddetti incontri, crea un grave danno sia agli operatori commerciali onesti e rispettosi di regole e leggi, che si trovano ad affrontare una concorrenza sleale, sia ai cittadini, esposti al rischio dell’acquisto di prodotti potenzialmente pericolosi in quanto privi di qualsivoglia controllo o certificazione.

Già da questa settimana quindi, come concordato in sede di tavolo tecnico presso la Questura, uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, affiancheranno la Polizia Municipale e Provinciale supportandone le azioni di prevenzione e repressione, atte a debellare questo fenomeno dannoso e illegale.

“In tempi brevissimi, – ha dichiarato il Presidente di Confesercenti Reggio Calabria Claudio Aloisio – la nostra segnalazione sulla progressiva espansione dell’abusivismo commerciale e mercatale ha trovato, grazie alla concreta e tempestiva attenzione del Prefetto Michele Di Bari e del Questore Raffaele Grassi, un’immediata ed efficace soluzione che permetterà agli imprenditori reggini di poter operare con maggiore tranquillità senza dover subire la presenza, da tempo pressoché “istituzionalizzata”, di venditori abusivi che, non rispettando alcuna regola e non pagando alcun tributo, arrecano un grave danno a tutta la comunità dell’area metropolitana”.