Reggio, riunione pubblica su emergenze territoriali
– Aeroporto e infrastrutture
– Turismo e lavoro
– Sanità e servizio pubblico
– Ricerca e sviluppo
In seguito al declino strutturale ed economico in cui è stato condotto il nostro territorio, come Comitato pro aeroporto dello Stretto, abbiamo deciso di indire una riunione pubblica per l’organizzazione condivisa di una mobilitazione collettiva.
Il 22 settembre la compagnia aera Blu Panorama ha cessato definitivamente il servizio di trasporto dall’area dello Stretto, la compagnia Alitalia sul proprio piano industriale ha previsto la soppressione di determinate tratte nazionali tra le quali vi è la Reggio-Milano, della compagnia Ryanair non si hanno più notizie nonostante fosse stato annunciato il suo arrivo in pompa magna per il mese di Aprile passato.
Insomma il risultato finale dopo tutte le chiacchiere e le conferenze stampa è che rimarremo presto con un solo volo per la tratta Reggio-Roma, il quale naturalmente non potrà neanche sopperire ai servizi minimi essenziali per le esigenze delle comunità locali di Reggio e Messina, né potrà giustificare economicamente il mantenimento dell’infrastruttura.
Ma la questione aeroporto è solo il paradigma del più ampio degrado territoriale in cui ci ha condotto l’indolenza degli amministratori e dell’intera classe politica locale.
Infatti non vi potrà mai essere uno sviluppo delle infrastrutture locali senza l’attuazione dei dovuti piani programmatici da parte degli organi competenti.
L’assenza di un piano industriale (di cui fin oggi la Sacal SpA rifiuta la pubblicazione contra legem) è strettamente connessa all’assenza di adeguati piani metropolitani dei trasporti e del turismo.
Eppure, come Comitato pro aeroporto, anche in occasione dei passati tavoli inter-istituzionali presso la Prefettura di Reggio Calabria, abbiamo più volte invitato gli organi responsabili ad avviare le dovute sinergie e pubblicare i rispettivi piani programmatici.
Nelle aree geografiche dove non funzionano i servizi pubblici e le infrastrutture, dove burocrazia e pressione fiscale schiacciano le imprese, dove la legalità è solo una parola da sviolinare nei comizi, soprattutto dove la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è funzionale agli interessi di una stretta cerchia di persone invece che a quelli dell’intera collettività, di fronte a tutto ciò, purtroppo non vi potrà mai essere un concreto sviluppo economico e sociale del territorio.
Parlando proprio di aspetto sociale, va inevitabilmente considerata l’annosa emergenza sanitaria che obbliga tanti concittadini ad emigrare in altre Regioni ed a causa dei cattivi collegamenti e delle esose tariffe, oggi anche il diritto costituzionale alla salute viene sostanzialmente annichilito e spesso negato.
Ma non vanno dimenticati neanche gli importanti settori della ricerca e delle professioni, i cui attori oggi trovano grandi limitazioni e difficoltà negli spostamenti necessari per il proprio lavoro costringendo i giovani e le eccellenze al trasferimento definitivo verso altre città, così come il nostro territorio viene puntualmente privato della possibilità di ospitare numerosi convegni e meeting. ..Altro che smart city!
In conclusione, il tempo non è più dalla nostra parte visto che l’emergenza territoriale in atto ha drasticamente compromesso l’economia locale ed i livelli minimi dei diritti civili e sociali, pertanto invitiamo tutti coloro che intendono veramente porre termine a questo declino nel partecipare alla riunione pubblica che si terrà venerdì 27 settembre, alle ore 17:30 presso la veranda del locale Chapeau, sita nella Via Marina alta di Reggio Calabria (RC).
L’incontro, finalizzato all’organizzazione di una mobilitazione collettiva, servirà anche a tracciare uno spartiacque tra coloro che hanno realmente a cuore lo sviluppo del proprio territorio ed intendono rivendicare i propri diritti senza attendere più alcun intermediario, a fronte di coloro che invece preferiscono ancora attendere la realizzazione delle promesse dei soliti rappresentanti politici e dei loro sostenitori.
Il Comitato pro aeroporto dello Stretto