Reggio, incontro con la Poesia del 900

Domani a Reggio Calabria alle ore 17,30 presso lo Spazio Open con la partecipazione di Maria Festa, poetessa e scrittrice, sarà Gilda Trisolini (1924-1996) la protagonista del secondo degli incontri che l’Associazione Culturale Anassilaos dedica alla grande poesia italiana del Novecento. Un omaggio – scrive Stefano Iorfida, Presidente di Anassilaos – dovuto a colei che è stata una delle voci più alte della poesia del XX secolo nonché protagonista per oltre un quarantennio della vita culturale di Reggio Calabria nell’ambito del Circolo Culturale “Rhegium Julii”. Laureatasi giovanissima in Lettere con una tesi su Arturo Graf e in Filosofia con una tesi su “L’in¬conscio freudiano nella letteratura del ‘900”, ha insegnato per oltre un quarantennio nella nostra città, prima alla Scuola Media “Diego Vitrioli” e, successivamente, lettere italiane e latine nel liceo classico “Tommaso Campanella”. Esordisce nella poesia nel 1962 con il volume “Le mura cadono”, che si avvale della pre¬fazione di Carlo Betocchi, per il quale ottiene la Medaglia d’oro al Premio Villa San Giovanni (1963). Seguono “Un provvisorio confine” (1964), “Il disagio della parola” (1965), “Imitazione di gioia” (1970) e dopo un silenzio di moltissimi anni “La vita divisa” una antologia poetica che contiene anche taluni inediti, dedicata allo stesso Betocchi (1899-1986) con il quale per lunghi anni intrattenne un sodalizio culturale conclusosi soltanto con la morte di quest’ultimo. Nel 1998 viene pubblicato infine a cura del Circolo “Rhegium Julii” il “Tempo rallentato”. Gilda Trisolini è stata protagonista assoluta della vita culturale della sua città, al centro di una fitta trama di relazioni culturali e letterarie, in un continuo rapporto con intellettuali quali, per citare solo alcuni, Fortunato Seminara, Domenico Zappone, Giuseppe Selvaggi, Domenico Cara, Antonio Altomonte, Vincenzo Paladino, Carmelina Sicari, Franco Sacca, Ernesto Puzzanghera, Francesco Fiumara che furono e sono critici e studiosi di poesia, editori di riviste letterarie (La Procellaria) ed infine poeti. Un mondo ricco di fermenti culturali, capace di confrontarsi con il dibattito culturale nazionale al quale nulla aveva da invidiare e che al presente, a parere del Presidente di Anassilaos, langue anche perché molti dei nomi sopra citati sono per lo più sconosciuti al grande pubblico e alla generazione successiva. Da qui – partendo proprio da Gilda Trisolini – ribadisce Iorfida – la necessità e l’obbligo “morale” delle associazioni culturali che insistono sul territorio di dedicare ricerche e spazi a quel momento “magico” della cultura reggina e questo non per una mera “operazione nostalgia” ma perché si riconosce a quegli uomini e alle loro opere il merito di aver dato un contributo fondamentale alla cultura reggina e nazionale affrontando, nel contempo, il problema – fondamentale una siffatta operazione di recupero – della riedizione di testi in molti casi non più reperibili.
Caterina Sorbara