Reggio, Imbalzano: Brogli elettorali la parola d’ordine e’ dimissioni

Candeloro Imbalzano, per lunghi anni Consigliere ed Assessore Comunale a Reggio Calabria,afferma:” Il quadro drammatico emerso dal 2° step dell’inchiesta sui brogli elettorali e le sue impressionanti dimensioni, a prescindere dal numero dei provvedimenti cautelari, tolgono ormai a qualche sparuto, affannato e malcapitato difensore dell’indifendibile “statu quo”, la voglia di tentare di circoscrivere un incendio ormai apocalittico, balbettando ancora di singole responsabilità personali. La strada delle dimissioni generalizzate, ed immediate aggiungiamo noi , degli eletti e dei candidati di tutte le liste, a partire da quelle del centro – destra, è un atto obbligato! Per chi non lo sapesse e per chi ha perso la memoria, cosa frequente di questi tempi, ricordo che il Consiglio Comunale di Reggio venne sciolto nell’estate del 1992 per fatti molto, molto meno gravi ed eclatanti di quelli attuali”.
Candeloro Imbalzano, continua: “ Per questo, conoscendo la sua caratura morale e la sua indubitabile cultura della legalità, confessiamo di aver provato disagio nel leggere oggi la dichiarazione, che a noi è apparsa molto sofferta, dell’Assessore Scopelliti su una vicenda che ormai è esondata da triste evento locale a notizia di attenzione e dimensioni nazionali, perché accaduta in una delle Città Metropolitane del Paese. Preda ed approfondimento di tanti talk show di televisioni generaliste , con conseguente devastante danno di immagine per Reggio ed ormai sotto la lente d’ingrandimento dello stesso Parlamento”
Infine Imbalzano conclude: “Per rompere questo accerchiamento mediatico e per anticipare decisioni che appaiono ormai ineludibili e maggiormente devastanti, riteniamo oggi quanto mai doveroso un atto da tutti atteso: DIMISSIONI, DIMISSIONI, DIMISSIONI! Troppo incontenibile è ormai l’onta delle elezioni falsate! Una vergogna che deve essere al più presto cancellata con una nuova tornata elettorale comunale, magari cogliendo l’occasione dell’accorpamento autunnale, per ridare fiducia e legittimazione democratica ad un Consiglio , e conseguentemente anche a quello Metropolitano che da esso in buona parte discende , ben cosciente di poter recitare ormai solo una parte farsesca e priva di qualsiasi credibilità”.
Caterina Sorbara