Reggio, il comitato di Quartiere “Ferrovieri-Pescatori“ protesta per il malfunzionamento delle condutture idriche
Il Comitato di Quartiere “Ferrovieri-Pescatori“si associa alle denunce divulgate dagli altri comitati nelle scorse settimane in merito al malfunzionamento delle condutture idriche.
La situazione in cui versa la nostra Città oramai da troppo tempo è a dir poco disastrosa, ma non può negarsi come la mancanza di acqua nelle civili abitazioni sia probabilmente il disagio più grave, per il quale è necessario un intervento risolutivo e immediato.
Sembra che le proteste civili poste in essere dagli abitanti di Condera, dell’Eremo, di Macellari di Pellaro e del Centro storico abbiano sortito l’effetto di pervenire ad una soluzione tampone, per la quale i cittadini
sarebbero tenuti addirittura a dire grazie ad una amministrazione comunale sempre più inerte e staccata dalle emergenze che quotidianamente attanagliano il nostro territorio.
Avere l’acqua nella propria casa non è una gentile concessione del Sindaco o dell’Assessore competente, ma costituisce un diritto sacrosanto dell’individuo.
Non ci si può esimere, peraltro, dal considerare come la situazione pandemica nonché le regole previste per la tutela della salute in questo particolare momento storico rendano l’emergenza idrica ancor più grave ed impellente.
In una città civile e vivibile, improntata al rispetto della dignità umana, non è possibile tollerare tutto ciò.
Riaprire le condutture per destinarle ad alcuni quartieri della Città soltanto per poche ore al giorno non può essere una soluzione.
Il problema dell’acqua in questo territorio è certamente atavico, ma ogni cittadino ha il diritto di avere risposte dai propri rappresentanti che, al di là di qualche passerella o di qualche taglio di nastro, continuano a circuire la cittadinanza con formule di stile e artifici retorici.
È significativa, inoltre, la denuncia delle strutture alberghiere reggine, quasi totalmente vuote proprio in virtù della mancanza di acqua.
Come sarebbe possibile pensare di rilanciare questa Città se non si riesce neppure a garantire i diritti essenziali ai cittadini? Come sarebbe possibile incrementare il turismo se neanche agli abitanti della città viene garantito quel minimum intoccabile di vivibilità?
Il Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori non può che manifestare la propria solidarietà ai cittadini dei Quartieri che lottano per vedersi riconosciuto questo loro indefettibile bisogno sociale, nella speranza che l’Amministrazione comunale si risvegli dal torpore cui sembra essere precipitata ormai da troppo tempo.
Il Comitato di Quartiere “Ferrovieri-Pescatori”