Reggio Calabria,ricettari problema risolto
Finalmente la carenza di ricettari a Reggio Calabria è stata superata, speriamo definitivamente. Riscontrando la denuncia dell’Ordine dei Medici, l’Asp di Reggio Calabria ci ha comunicato che “in atto il problema sottolineato è stato superato grazie all’avvenuta fornitura dei ricettari da parte dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato”.
L’Asp ci ha informato, inoltre, che “ciò si è verificato a causa della ridotta fornitura di ricettari da parte della Regione Calabria che ha diminuito gli ordinativi, rispetto agli anni precedenti, in previsione di passare alla “Ricetta Dematerializzata”.
Accogliamo con sollievo e soddisfazione questa notizia poiché, quanto stava avvenendo, aveva assunto delle dimensioni difficilmente sostenibili tanto dai medici quanto e soprattutto dai pazienti in un momento dell’anno, quello invernale, che si caratterizza per picchi influenzali che necessitano di farmaci e cure immediate in tutte le fasce della popolazione. In più, non va sottaciuto che ad essere maggiormente penalizzate sono state proprio quelle fasce più deboli della popolazione impossibilitate ad acquistare i farmaci se non tramite l’esenzione, totale o parziale, operata dal servizio sanitario nazionale, spettante loro di diritto e tesa a garantire quel diritto alla salute costituzionalmente garantito.
La paradossale situazione, peraltro, ha riguardato quasi esclusivamente i medici di base che esercitano nel Distretto Nord della città, creando due pesi e due misure nel trattamento dei colleghi.
Ma guardiamo avanti ed auspichiamo che, finalmente e per davvero, la ricetta dematerializzata diventi realtà. Questo progetto, di cui il nostro Ordine, già da tempo si è occupato, ha come obiettivo la realizzazione di misure di appropriatezza delle prescrizioni, attribuzione e verifica del budget di distretto, farmacovigilanza e sorveglianza epidemiologica. Peraltro, ad oggi, tutte le farmacie e tutti i medici sono tecnologicamente in grado di trasmettere al MEF, con modalità asincrona, i dati delle circa seicento milioni di ricette erogate ogni anno. Il fine della ricetta dematerializzata è quello di rendere sincrone tutte le attività di prescrizione da parte del medico e di erogazione da parte della farmacia e, progressivamente, di eliminare i supporti cartacei. Tuttavia, non si può certo abolire la ricetta cartacea se prima quella elettronica non è attiva nella nostra Regione. In un futuro, non sappiamo quanto prossimo, anche i medici di base calabresi non riceveranno più blocchi di ricette cartacee, bensì solo una serie di numeri. Sono i numeri delle ricette elettroniche (NRE) che, prodotti dal sistema centrale gestito da SOGEI, verranno assegnati alle ASL. Le Asl li forniranno ai medici sulla base degli attuali parametri e criteri utilizzati per la distribuzione dei ricettari cartacei. Il medico per prescrivere un farmaco o una visita specialistica, si connetterà tramite il proprio pc al sistema di riferimento e, dopo essersi identificato, effettuerà la prescrizione on line utilizzando uno dei numeri a lui assegnati. A questo NRE, il medico assocerà il codice fiscale dell’assistito. Il sistema validerà il codice fiscale e tutte le informazioni di esenzione. A questo punto, il medico completerà la ricetta con la prescrizione del farmaco e, con un semplice click, confermerà la generazione della ricetta elettronica sul server. Il medico stampa e consegna all’assistito un “promemoria” che riporta NRE, codice fiscale, eventuali esenzioni e prescrizione. Il promemoria garantisce all’assistito la possibilità di ottenere il farmaco anche in caso di assenza di linea o in presenza di qualsiasi altro inconveniente legato all’accesso al server. Con il promemoria l’assistito si reca in farmacia. La farmacia si collega al sistema mediante le chiavi di accesso rappresentate dal NRE e dal codice fiscale, accede alla ricetta elettronica ed eroga il farmaco. La farmacia completa l’operazione inviando al server di SOGEI i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, sconti in favore del SSN, etc.) e i codici che individuano la singola confezione: (codice AIC e codice “targatura”, cioè il codice seriale identificativo della singola scatola). Lo stesso sistema varrà per le visite specialistiche e le analisi cliniche. La realtà calabrese, però, oggi, è quella dei ricettari senza i quali l’assistenza e la cura alle classi meno abbienti ed alle fasce più deboli sono precluse. Per questo, ben venga questo “sblocco” dei ricettari in attesa che la ricetta elettronica diventi realtà e non una prospettiva.
Reggio Calabria 01.03.2015
Ordine dei Medici di Reggio Calabria