Reggio Calabria, la Festa ebraica delle Capanne Sukkot
Sabato 12 ottobre alle 18, l’iniziativa del costituendo comitato Reggio Ebraica
Reggio Calabria e la sua storia, un incontro costantemente sorprendente, capace di schiudere sempre orizzonti nuovi e interessanti come quello che, riportandoci indietro nel tempo, ci conduce alla riscoperta di alcune tradizioni ebraiche tutt’altro che sopite in Calabria e nella nostra Città, che a lungo ospitò il quartiere ebraico della Giudecca.
“Tra le tracce lasciate in eredità da questa pregnante presenza, ad oggi si registra quella della commemorazione del Sukkot, la Festa Ebraica delle Capanne, nel corso della quale, circonfondendo le essenze del Cedro calabrese, vera eccellenza della nostra Regione, vengono rievocati i quarant’anni durante i quali gli ebrei abitarono nel deserto, riparati da capanne, dopo essere fuggiti dall’Egitto per raggiungere alla Terra promessa. Essa cade ogni anno tra settembre ed ottobre, nel quindicesimo giorno del mese ebraico di Tishrì”, ha spiegato Gianluca Ursini, promotore dell’iniziativa e componente del costituendo comitato Reggio Ebraica, nato allo scopo di riscoprire collettivamente queste pagine di Storia così importanti e significative del nostro territorio.
La commemorazione del Sukkot 2019, patrocinata moralmente dal comune di Reggio Calabria, dalla presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, dalla ConfCommercio reggina e dall’Ambasciata di Israele in Italia, avrà luogo sabato 12 ottobre alle ore 18, presso il teatro Nemesia Valle (angolo tra via Giuseppe Mazzini e via Paolo Pellicano) di Reggio Calabria. Contestualmente in piazza Italia saranno allestite delle Capanne, simbolo della rievocazione del momento storico del viaggio del Popolo ebraico, attraverso il deserto, verso la Terra Promessa.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e del presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto, si avvicenderanno gli interventi di Franco Arillotta, presidente dell’associazione Amici del Museo, Tonino Nocera, autore del volume ‘Rosh Shel Calabria’, Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, direttore del dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Gaetano Matà, presidente ConfCommercio Reggio Calabria, Stefano Bivone, presidente Coldiretti Reggio Calabria, e Antonio Porcaro, presidente della associazione di amicizia ‘Italia–Israele’. E’ stato invitato anche Roque Pugliese, consigliere per la regione Calabra della Comunità ebraica di Napoli.
Modererà l’incontro Gianluca Ursini, componente del costituendo comitato Reggio Ebraica.
L’Ebraismo, la sua ricchezza del patrimonio storico e culturale e la sua storia millenaria lasciano nella città calabrese dello Stretto la memoria di una storia di espansione commerciale e una preziosa eredità squisitamente culturale tutta da riscoprire e valorizzare come patrimonio collettivo prezioso. Ad essa si lega anche l’illustre tradizione delle prime stampe a caratteri mobili, di cui anche Reggio fu fucina quando nel febbraio del 1475 proprio nella Giudecca fu stampato il primo libro in lingua ebraica, recante data certa, realizzato neppure venti anni dopo la celebre bibbia di Gutenberg: il Commentarius in Pentateuchum del rabbino ed esegeta francese di origini ebraiche Rashi (Rabbi Salomon ben Isaac), il più grande commentatore di Torah e Talmud, dato ai caratteri dal tipografo Avraham ben Garton ben Yishaq. Dunque una storia prestigiosa e importante, tutta da raccontare.
Si allega locandina dell’evento
Reggio Calabria, 11 ottobre 2019