Reggio Calabria, richiesta di intervento alle Autorità governative e ripresa delle attività di protesta
In seguito alla mancata risposta dell’Amministrazione comunale riguardo l’invito del Prefetto di Reggio Calabria sulla costituzione di un tavolo periodico, tra rappresentanti istituzionali e comitati di quartiere, per superare le periodiche emergenze che impediscono fin oggi lo sviluppo del territorio, siamo stati costretti ad inoltrare un’istanza ufficiale di intervento con poteri sostitutivi alle Autorità governative, visto la reiterata inosservanza delle norme democratiche e dei doveri istituzionali, ai sensi degli artt. 117, comma 2 lett. m) e 120, comma 2 della Costituzione.
Ciò che infatti sta venendo meno è l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, con conseguente minaccia, in più settori e zone del territorio, all’incolumità ed alla sicurezza pubblica.
Lo abbiamo dimostrato attraverso documenti che certificano la mancata risposta dell’Amministrazione comunale alle richieste di intervento riguardo la manutenzione ordinaria su strade, illuminazione, aree e opere pubbliche, per non parlare della potabilità dell’acqua, che attraverso testimonianze e analisi di istituiti privati e pubblici, con tanto di conferma da parte degli Uffici comunali, si è rilevata la presenza di batteri nocivi alla salute, ma nonostante ciò, fin oggi, non è stato emanato alcun provvedimento pubblico per tutelare in via precauzionale le comunità interessate.
Stessa noncuranza per la questione rifiuti, che continua ad essere affrontata con interventi straordinari e con costi aggiuntivi, senza il coinvolgimento dei cittadini e dei comitati di quartiere, assumendo decisioni in modo unilaterale e operando per tentativi.
A tal riguardo, rendiamo ulteriormente noto che nel 2016 fu presentato e discusso in commissione consiliare un piano di gestione integrata in grado di abbattere la periodica emergenza ambientale e la pressione tributaria, così come nel 2019 e nel 2020 abbiamo inoltrato due solleciti per concludere il procedimento di valutazione e delibera sul piano in questione ma ad oggi ancora si attende il rispetto dei doveri istituzionali.
Sia chiaro che il nostro obiettivo è collaborare per l’elaborazione e l’attuazione di tutte quelle attività utili a superare definitivamente le criticità presenti sul territorio ma chiediamo che la nostra partecipazione ai tavoli istituzionali debba avvenire per diritto di legge e per riconoscimento in un Regolamento amministrativo, non certo come cortesia o come scambio di interessi politici o di altra natura.
Ad oggi costatiamo invece che vi è un’Amministrazione comunale concentrata più nel propagandare attività sui media o nel riservare il dialogo in modo discrezionale o alle persone più congeniali, invece che garantire la partecipazione indiscriminata di tutti i cittadini ai procedimenti amministrativi, con il risultato purtroppo che si disegna una città sugli organi di stampa che non trova corrispondenza nella realtà.
Il benessere collettivo, infatti, non si misura nei caratteri cubitali degli annunci sui quotidiani riguardo magari i tagli di nastro, l’avvento di opere o fondi pubblici, quanto piuttosto verificando periodicamente lo stato del territorio, i livelli dei servizi, quelli occupazionali, l’economia e il funzionamento delle infrastrutture.
L’attività della pubblica amministrazione va valutata a consuntivo e per obiettivi raggiunti, non continuando a fare riferimento agli intenti, alle promesse e alle speranze!
Pertanto oggi abbiamo inviato l’istanza sopraindicata chiedendo un intervento risoluto delle Autorità governative, visto che neanche l’invito del Prefetto di Reggio Calabria ha trovato considerazione da parte di questa Amministrazione.
Chiediamo quindi il ripristino della democrazia sul Comune di Reggio Calabria e soprattutto rivendichiamo il diritto di vivere in una città dignitosa!
In ragione di ciò, come conferito durante l’incontro con il Prefetto durante la manifestazione del 20 febbraio scorso, ci vediamo costretti a riprendere le attività di protesta con maggiore intensità, in attesa che vengano rispettate le norme e i doveri istituzionali.
Per il M.I.T.I. Unione del Sud, Fabio Putortì
Per il Comitato di quartiere di Viale Calabria-Via Palmi, Giovanni Posillipo
Per il Comitato di quartiere di Rioni Ferrovieri-Pescatori, Fiorella Iacona
Per il Comitato di quartiere di Santa Caterina- San Brunello, Francesco Nicolò
Per il Comitato di quartiere di Vito, Luciana Bruzzese
Per il Comitato di quartiere di Pietrastorta, Domenico Praticò
Per il Comitato di quartiere di Tremulini, Giuseppina Antonella Vigna
Per il Comitato di quartiere di Croce Valanidi, Maria Elisa Caccamo
Per il Comitato di quartiere di Mortara – San Leo, Bruno Megale