Reggio, al Chiostro di San Giorgio al Corso ha risuonato la poesia magica di Eliot
Al Chiostro di San Giorgio al Corso ha risuonato la poesia magica di Eliot in una produzione dell’Associazione Anassilaos, nell’ambito delle manifestazioni estive.
Daniela Scuncia (che ne ha anche curato la regia), Carlo Menga e Marilù Laface hanno dato vita al reading Il Destino della Parola, accompagnati dal violoncello della bravissima Ludovica Cordova.
La poesia di Eliot non è affatto una poesia facile, ma la sua profondità e la sua attualità si rinnovano ogni volta che se ne affronta la lettura. Il “destino della parola” è quello di essere dimenticata, come gli occhi di perla dell’amata, come i pensieri di paglia degli uomini vuoti, come i nomi segreti dei gatti; ma anche è quello di rinascere come nuova scoperta o come profezia. Il testo, curato da Carlo Menga è stato tratto da alcune opere di Eliot, ripreso da testi come Il canto d’amore di Alfred J. Prufrock, La Terra desolata, Gli uomini vuoti, I Quattro quartetti, Il Libro dei gatti, Gerontion, Marina.
La scrittura di Eliot si “metabolizza” in tempi lunghi, e in questo è stata la sfida di questo reading: ricercare un’interpretazione scenica che fosse in grado di mettere a nudo in modo più immediato, ma senza stravolgerlo, il nucleo di contenuto poetico e concettuale peculiare della sua produzione. L’efficacia del tentativo di rinnovare la parola di Eliot è stata confermata dall’apprezzamento del pubblico che l’ha sottolineata con un lungo applauso finale e con diverse curiosità e domande alla conclusione dello spettacolo.
Caterina Sorbara