Recovery Fund: Formare i Giovani e le risorse umane degli enti locali e modernizzare la pubblica amministrazione e’ una priorita’
Siderno, 19 settembre 2020 – “Quella del Recovery Fund è una manovra straordinaria, per dimensione ed obiettivi. Le linee guida stabilite nell’accordo con l’UE, hanno dei settori di intervento prioritari, che vanno dalla digitalizzazione alle infrastrutture, ma che riguardano anche sanità, scuola, università e taglio al costo del lavoro. Per l’Italia e per il Sud in particolare, sarà una grande opportunità per modernizzare e digitalizzare sia il tessuto produttivo privato che il comparto pubblico, oltre che per dotare questa parte di paese, finalmente, di un sistema adeguato di infrastrutture e di trasporti. In questo senso sarà fondamentale l’attività di controllo e di vigilanza, affinché il denaro messoci a disposizione venga utilizzato integralmente e con efficienza. Perché ciò accada, però, sarà fondamentale l’apporto dell’apparato burocratico locale e regionale. Il Recovery Fund, che non a caso si chiama “Next Generation”, implica la necessità di – e può essere la grande occasione per – formare le nuove risorse umane degli Enti Locali e della Pubblica Amministrazione in generale, cui sarà affidata l’implementazione ed il controllo dell’avanzamento dei progetti ai quali verranno destinati i fondi. La macchina amministrativa avrà un ruolo determinante per il buon esito dell’accordo raggiunto con l’UE, un accordo che, se ben gestito, potrà ridurre il notevole gap economico e strutturale tuttora esistente tra Nord e Sud. E’ necessario lavorare perché a Comuni, Province e Regioni, in particolare a quelli calabresi, venga garantito il giusto numero di dirigenti, funzionari e segretari, e che gli stessi siano scelti adottando criteri di idoneità alle nuove richieste di capacità amministrativa, tecnologica e gestionale che un’eventualità del genere comporta. Un’occasione imperdibile, quindi, per affrontare il tema delle politiche giovanili, cogliendo l’opportunità per allestire percorsi formativi dedicati ai giovani da inserire nella macchina amministrativa, in modo da riorganizzarla e modernizzarla e creare, al contempo, nuove opportunità di lavoro e di contrasto alla disoccupazione ed alla conseguente emigrazione giovanile, realizzando, nelle città di appartenenza, adeguate condizioni di vita e di lavoro. Insomma, riorganizzare, digitalizzare e modernizzare la macchina amministrativa, per garantire la giusta ripartenza su basi solide che conducano alla ripresa economica e sociale del nostro territorio, e del Paese intero. Per ripartire davvero, insomma, occorre conoscere le diverse esigenze delle singole realtà territoriali e ritengo che siano proprio gli Enti Locali a dover dar prova di maggiore efficienza ed affidabilità. Sarà pertanto indispensabile che il personale di questi enti arrivi preparato alla sfida. Senza i mezzi, le competenze ed il capitale umano che si faccia carico della gestione e della progettazione, c’è il rischio che gli interventi al sud si arenino sul nascere e vengano, inevitabilmente, dirottati altrove. La burocrazia ai vari livelli istituzionali, soprattutto a causa del blocco delle assunzioni legate a patti di stabilità etc., è caratterizzata da una elevata età anagrafica e da scarse competenze nell’utilizzo di strumenti informatici e digitali. Nei giorni passati mi sono già incontrata con l’europarlamentare Andrea Cozzolino che si sta occupando di sviluppare questa idea dei percorsi di formazione dei giovani nel mezzogiorno da impiegare nella Pubblica Amministrazione, in armonia con il regolamento comunitario. Quella d