“Ha ragione Scopelliti, Oliverio in campo contro la ndrangheta, campionato a lui sconosciuto”
Le affermazioni rese da Giuseppe Scopelliti, in occasione della fondazione di un nuovo soggetto politico, pur in assenza di una qualsiasi credibilità del soggetto in questione, suscitano la necessità di una risposta.
Abbiamo sinora evitato di commentare le sortite dell’ex sindaco di Reggio Calabria ed ex governatore della Calabria, consapevoli del giudizio già espresso dai reggini e dai calabresi e rispettosi del travaglio interiore di un uomo condannato in due gradi di giudizio.
Tuttavia, proprio per rispetto di queste comunità, vessate da un’azione di governo causa di danni che si proietteranno nei prossimi venti anni, del disastro economico e morale che i cittadini reggini e calabresi stanno pagando, riteniamo sia giunto il momento di ribadire, pubblicamente, come ad ogni cosa ci sia un limite e che, in questo caso, la decenza è stata abbondantemente superata.
Ci saremmo aspettati pubbliche scuse e non sono mai arrivate, nemmeno difronte a confessioni e condanne, ma almeno il silenzio ed un po’ di rossore li davamo per scontati!
Inutile commentare nel merito le falsità esternate dal nostro, tranne che per dirci concordi su una: Mario Oliverio gioca un altro campionato, su un terreno a Scopelliti sconosciuto. Mario Oliverio, infatti, rappresenta il gioco generoso e disinteressato per il bene comune, nel rispetto delle leggi dello Stato e in una forte azione di contrasto alla ndrangheta ed ai comitati di affari.
La Calabria, a fatica, sta uscendo dalle macerie nelle quali proprio Scopelliti ed una classe dirigente fallimentare la hanno fatta precipitare.
Torni nel silenzio chi ha responsabilità gravi, accertate e documentate. Taccia, non torni sul luogo del delitto, e se vuole ancora notorietà, stia tranquillo, su di lui le cronache scriveranno ancora pagine buie.
Partito Democratico, gruppo consiliare regionale