Raduno conviviale medici in pensione che hanno lavorato nell’ospedale di Soveria Mannelli
Su iniziativa organizzata da Giovanni Paola, Filippo Vescio e Carlo Capolupo, i primi due Medici ed il terzo Farmacista, tutti ora in pensione, ma precedentemente operanti presso l’Ospedale di Soveria Mannelli, si è svolto l’atteso incontro dei Medici in pensione che hanno lavorato presso il Nosocomio montano di Soveria Mannelli.
L’appuntamento non ha deluso le aspettative, perché in tantissimi si sono ritrovati nel luogo del raduno e, per ogni arrivo, il solito momento di grande commozione.
Abbracci e baci si sono sprecati, perché per molti è stato il rivedersi dopo tanti di mancanza di contatti, e parliamo di dieci, venti o, addirittura, più di 30 anni da quando non ci si frequentava più. Da quando, cioè, qualcuno si è pensionato, ovvero trasferito altrove, lasciando la quotidianità lavorativa dell’Ospedale di Soveria Mannelli.
Tanti Medici che hanno lasciato l’Ospedale di Soveria Mannelli, per spostarsi altrove, hanno raggiunto alti livelli dirigenziali, spesso occupando il ruolo di Direttori di U.O.C. e/o di Capo di Dipartimento.
Numerosi sono stati gli scambi di abbracci dai colleghi di un tempo, ma anche da parte di tanti altri medici, che all’epoca erano giovani, ma oggi anche loro collocati in pensione. Insomma, l’iniziativa è stata utile per annullare qualche ciclo generazionale, e per tutti un tuffo nel passato ed un carico di rara emozione.
Certo che la serata ha avuto la capacità di riaccendere i fari su quello che è stato l’Ospedale di Soveria Mannelli, anche alla luce della fioca penombra che vige attualmente sul Nosocomio montano.
La serata ha avuto inizio con i saluti del delegato del Sindaco di Falerna, sul cui territorio si è svolto l’incontro, Napoleone Stella, che ha portato i saluti di benvenuto da parte dell’’Amministrazione civica locale; in video conferenza anche i saluti del Sindaco di Conflenti, Emilio D’Assisi, mentre è stato presente fisicamente all’evento, il Sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo.
La cerimonia ha poi trovato una grande intensità emotiva, quando sono stati proiettati in sequenza i volti di chi è stato in passato un compagno di viaggio, ma oggi non c’è più. Ben 14 le foto proiettate e per ognuna si è levato uno scrosciante applauso.
Tale triste, ma doveroso riconoscimento, è stato inserito in una rubrica dal suggestivo titolo: “Sarebbero stati con noi”.
La fase successiva della manifestazione si è snodata su tanti racconti, aneddoti, su una base conviviale che ci ha visto, per una serata, dopo tanti anni, uniti ad inneggiare tanti ricordi di vita professionale condivisa, ma il vero protagonista è stato, ancora una volta, l’OSPEDALE DI SOVERIA MANNELLI.
Lamezia Terme lì 30 luglio 2023