Rabbia e organizzazione contro gli espropri previsti dal Ponte
Il 22 e 23 luglio scorsi, nella cornice naturalistica della fattoria didattica “Terre di Vasia” a Serrata, si è tenuta una due giorni di confronto tra numerose e variegate realtà associative e di movimento provenienti da tutta la Calabria e anche dalla vicina Sicilia.
Non è mancato il cordiale e prezioso sostegno di Peppino Lavorato, nonché l’affettuoso saluto del partigiano Aldo Chiantella come del sindaco di Cinquefrondi Michele Conia.
Le partecipanti e i partecipanti, dopo aver condiviso dati e analisi frutto del loro lavoro e impegno, hanno manifestato unanime sdegno e fortissimo allarme per le politiche di continua rapina e spoliazione del territorio calabrese, cancellandone vocazioni e peculiarità in nome di un disegno governativo che vorrebbe la nostra terra hub energetico. Così mentre la Calabria esporta da anni i due terzi dell’energia che produce si continuano a proporre mega parchi eolici e distese di pannelli fotovoltaici, che si aggiungono e non sostituiscono le centrali turbogas presenti, trivelle per l’estrazione del gas da affiancare al riesumato rigassificatore a Gioia Tauro, il raddoppio dell’inceneritore insieme a quello della vicina discarica di Melicuccà.
Le associazioni a voce alta chiedono: perché? A chi giova? Chi sono i veri responsabili di questo annunciato disastro?
Tanti i temi toccati durante il confronto: la sanità, il diritto all’acqua pubblica, la tutela del territorio, la fatiscenza del sistema viario e infrastrutturale, il diritto all’istruzione, la guerra e l’interesse militare della Nato sulla Sicilia, e soprattutto oggi un rinnovato impegno organizzativo e di lotta contro la favola infinita del Ponte sullo Stretto e contro lo scellerato progetto di autonomia differenziata. Una discussione non sui NO ma sui tanti sì urgenti per i nostri territori e che vengono cancellati dalla discussione, come ad esempio l’efficientamento del trasporto mobile elettrico nello Stretto e la riduzione delle tariffe di trasporto, ottenibili con il solo 10% della spesa prevista per il Ponte ed in tempi decisamente più brevi.
Durante questo appuntamento si è voluto ricordare con una mostra fotografica e la proiezione di un documentario l’insostituibile figura del Prof.Osvaldo Pieroni, di cui tra poco ricorrerà il decennale della scomparsa. Studioso dalla vista lunga, il Prof.Pieroni già dagli anni ‘90 aveva ben spiegato l’inutilità quanto la dannosità del Ponte che devasterà irrimediabilmente intere aree calabresi e siciliane. E per gli abitanti di queste zone, quelle interessate ai cantieri, che stanno per essere colpiti dai decreti di esproprio il Coordinamento No Ponte ha già organizzato un’attività di difesa legale gratuita.
La due giorni, arricchita da numerosi interventi di altri comitati di resistenza territoriale e di “Sollevamenti della Terra” come i No Tav della Val di Susa o i No Passante bolognesi, si è chiusa con un rinnovato impegno collettivo sulle problematiche affrontate nel confronto e di mutuo soccorso tra i vari comitati. Un bisogno di unità e condivisione di consapevolezza e lotte nei vari territori sentito che porterà queste realtà a partecipare insieme alle prossime manifestazioni nazionali del 12 agosto a Messina contro il Ponte e del 7 ottobre a Roma contro l’autonomia differenziata.