Quando l’arte non ha timore a denudarsi: bellezza plastica artistica e musicale di un vero artista Di Anna Luana Tallarita
Achille Lauro performance eccellente il vero Divo 2020 privo di fronzoli, aperto alla sua musica. E i suoi testi all’arte pittorica, a Giotto, ai messaggi artistici, a San Francesco, che si denuda delle sue vesti in nome della solidarietà. Achille canta di un Amore tossico in questo canto amaro, di panna al veleno, scriverà nel suo testo. E alcuni criticano, altri osannano, questa performance eccellente addirittura tacciandola, i meno preparati, di non arte. Peccato che David Bowie già negli anni 70, eccelso artista, così come Achille Lauro sta dimostrando di essere, già faceva queste performance; così come in casa nostra anche dal grande Renato Zero. L’arte può permettersi qualsiasi provocazione, la nudità non è volgarità, la volgarità e la malizia stanno negli occhi di chi guarda. Non nell’arte, di chi guarda con altri occhi.. che non sono quelli puri dell’infanzia, che non si urli alla provocazione proprio sui bambini che guardano la televisione, perché ai bambini si fa vedere ben altro.. Fuori da lì.. e la malizia sono i grandi ad insegnargliela. La performance di Achille mi ha convinto, entusiasmato, emozionata. Quel corpo bellissimo, dipinto con quei tatuaggi, che raccontano la storia di un personaggio. Eccentrico, eccezionale, un vero artista fuori dalle righe, come la vera arte è. E dovrebbe essere. Questo 70mo Sanremo, alla luce della prima serata, convince. Grazie a chi lo ha organizzato, a come è stato organizzato. Meno mi ha convinto la voce di Tiziano Ferro non solo rotta dell’emozione ma probabilmente rotta e basta. Un vero performer deve sapere gestire l’emozione e anche attraverso le lacrime vere, concludere l’esibizione, specialmente di un brano così importante come quello della compianta Mimì. Per il resto plauso e sciapò al grande Divo Achille Lauro che sicuramente ha preso la scena a tutti e della sua performance si parlerà per anni.