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Preoccupazione per provvedimenti durissimi a chi rivendica il rispetto di diritti costituzionalmente garantiti

Leggo con stupore e preoccupazione quanto in queste ore accade ai giovani attivisti dei diritti sociali, a Cosenza.
In un territorio come il nostro, contrastare la criminalità organizzata e i suoi tentacoli è un lavoro difficile e complesso, che richiede grande cura e attenzione.
L’attenzione però deve essere mirata ed individuare chi realmente commette atti che vanno ad infrangere le regole imposte dalla legge.
Sulla base di questo, la mia preoccupazione nasce dal fatto che, per quanto ne sappiamo, questi cittadini non fanno altro che rivendicare diritti costituzionalmente garantiti, i quali puntualmente e senza scrupoli vengono negati. Questi ultimi non soltanto si trovano ad affrontare un palese rifiuto ma vengono anche trattati alla stregua di mafiosi e assassini incalliti.
Questi procedimenti, durissimi e apparentemente privi di logica, di cui gli attivisti diventano vittime, sono dei pericolosi precedenti che minano la libertà di ognuno di noi di pretendere che i diritti riconosciuti siano garantiti.
Stefano Catanzariti, ad esempio, è un giovane che da anni, con il comitato Piazza Piccola, denuncia le situazioni di degrado in cui verte il centro storico di Cosenza e in cui sono costretti a vivere i suoi abitanti. Di recente ha organizzato una passeggiata nel cuore del centro storico di Cosenza, nella speranza di accendere ancora una volta i riflettori sulle condizioni in cui vivono “gli ultimi”. Questa passeggiata di umanità è valsa, a lui e ai suoi compagni di viaggio Roberto Panza e Roberto Martino, non un riconoscimento per la sensibilità e l’umanità dimostrata, ma una multa di 1180 euro.
Altra vicenda preoccupante è il provvedimento di sorveglianza speciale che ha colpito Jessica Cosenza, studentessa e attivista delle Fem.in di Cosenza, che da anni denuncia la malasanità, le molestie subite nelle università, il malaffare, e anche Simone Guglielmelli, attivista del movimento Prendocasa, in prima linea per i diritti dei senza casa.
Con la speranza che tutto si risolva al meglio e che mai ad ogni uomo vengano portati via i propri ideali di solidarietà e soprattutto il proprio diritto di manifestarli, a tutti loro va il mio forte sostegno.

Michele Conia
Sindaco di Cinquefrondi
Vicepresidente Dema