Roma – “Ancora una volta partiti e movimenti di sinistra tornano all’attacco del futuro e del progresso. I nipotini dei comunisti che negli anni ’60 protestavano contro l’Autostrada del Sole, opera fondamentale per lo sviluppo socio-economico dell’Italia, e che 10 anni fa protestavano contro il gasdotto Tap in Puglia, opera grazie alla quale oggi vengono prodotti oltre 10 miliardi di indispensabili metri cubi di gas per il Paese, oggi protestano per la costruzione del Ponte sullo Stretto, opera altrettanto indispensabile per lo sviluppo del Sud e di tutta l’Italia. Da donne e uomini del Meridione siamo stanchi di chi protesta contro il progresso e tiene ancorato il Sud ad una arretratezza che ci impedisce di alzarci in piedi, camminare e correre. Vogliono farci credere che quella del Ponte sia un’idea calata dall’alto, ma non è così: in questi giorni insieme a parlamentari, consiglieri regionali ed amministratori della Lega calabrese abbiamo avviato una raccolta firme nella società civile calabrese, a testimonianza del fatto che il Ponte non lo chiede solo l’Europa, non lo chiede solo l’Italia che produce ma lo chiede soprattutto la gente del Sud, la gente di Calabria e della Sicilia. Docenti universitari, imprenditori e professionisti che in queste ore hanno dato la loro adesione, ci hanno suggerito l’idea di estendere la raccolta firme a tutti i cittadini insieme ad una lettera appello contro la deriva ideologica del NO a tutto. Nei prossimi giorni sarà pronta una piattaforma on line che raccoglierà le adesioni, e a Settembre organizzeremo una grande manifestazione di piazza per dire SÌ al Ponte. Chi dice No a quest’opera vuole un Sud arretrato e distante dal futuro”.
Lo dichiara il deputato della Lega e coordinatore del Partito in Calabria, Rossano Sasso.
Lettera a sostegno del Ponte sullo Stretto di Messina
Pensare al Ponte sullo Stretto significa entrare nel futuro da protagonisti, significa sentirsi ed essere gli eredi di quella storia che partendo dalla magna grecia e passando per Roma ha imposto l’Italia come esempio di innovazione e di ambizione nel mondo. L’Italia è al centro del Mediterraneo ed è il ponte naturale dell’Europa verso l’Africa e l’Asia. Il Ponte sullo Stretto è una infrastruttura cruciale per raggiungere questo obiettivo, consentendo un collegamento stabile e continuo tra la Sicilia e il continente europeo. Il Ponte sullo Stretto è un’opera grandiosa, una sfida e un’opportunità per la nostra industria ingegneristica, che potrà dimostrare la propria eccellenza a livello internazionale e che rimetterà l’Italia al centro degli interessi economici strategici mondiali. E’ una promessa di coesione territoriale, è il simbolo di una nazione che tutta insieme guarda al futuro con ambizione, determinata a superare le divisioni e le difficoltà. È un’opera che parla di un’Italia unita, pronta ad affrontare le sfide del XXI secolo con coraggio e innovazione. Sarà un incentivo per le imprese di tutto il mondo ad investire nel Sud Italia, portando nuovi posti di lavoro e favorendo lo sviluppo economico locale. Renderà la Sicilia accessibile favorendo il turismo destagionalizzato che usufruirà delle bellezze culturali e naturali della regione. E’ una infrastruttura che va incontro alle sfide ambientali del nostro tempo. Il Ponte sullo Stretto offrirà una soluzione sostenibile ai problemi attuali legati al trasporto marittimo e aereo, riducendo l’impronta di carbonio grazie a un’infrastruttura che favorirà l’uso di mezzi di trasporto collettivo sia per le persone che per le merci. Il Ponte non è una semplice costruzione, ma un investimento per le generazioni future. Il Ponte sullo Stretto di Messina sarà un’eredità duratura di cui potranno beneficiare i nostri figli e nipoti, un simbolo di ciò che possiamo raggiungere insieme: l’Italia che fa squadra e che si impone agli occhi del mondo non alzando muri ma realizzando un ponte tra culture che ridisegni la centralità del Mediterraneo, il mare della civiltà.
Ecco le prime firme calabresi della società civile
Firme lettera Ponte sullo Stretto
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