Ponte sullo stretto: Affermazioni senza conoscere progetto e interventi infrastrutturali. Tante Fake news!
Interventi senza senso con il solo scopo di tentare di essere protagonisti per un giorno nel sistema dei media! Oramai si legge di tutto e, spesso, notizie inesistenti o ancor più del tutto false. Dal cantante al politico che cercano spazio in settori che non gli appartengono e che non hanno la dignità, prima di parlare, di informarsi correttamente. È un rincorrersi di “baggianate” che hanno portato la Calabria ad essere una delle ultime regioni d’Italia per mancanza di adeguati impianti. Come può crescere una regione se non ha corrispondenti infrastrutture? Ripetutamente si afferma che, invece, del Ponte sullo Stretto si dovrebbe pensare alle strade, alle ferrovie, alle scuole, ecc. A parte che la spesa del ponte ammonta a circa 8 miliardi e, quindi, poco si potrebbe fare con tale importo, non può non evidenziarsi che in oltre 50 anni, da quando si parla di ponte, non è stato fatto nulla e la Calabria, come la Sicilia, sono rimaste tali e quali ed anzi forse peggiorate. Quindi, appare una evidente “baggianata” dire che, invece, del ponte si dovrebbero fare le infrastrutture. Se queste non sono state realizzate nei decenni passati si vorrebbe comprendere come si potrebbero eseguire oggi e con quali modalità! Ecco, quindi, una grande ed immensa Fake News! A tali assertori di notizie non vere vorrei sono indicare qualche esempio di come un progetto complessivo di infrastrutture non può essere spezzettato, ma deve inserirsi in un percorso sistematico e sostenibile. Cosa si vuol dire? Il ponte sarà un attrattore delle necessarie infrastrutture che sono fondamentali per la crescita della Calabria, della Sicilia e del Sud in generale. Esempi: 1. Parere positivo per l’alta velocità ferroviaria della Commissione Via del Mase per la realizzazione dell’intervento Rfi su due lotti del progetto, per circa 100 chilometri di opere ed 8 miliardi di euro, che attraverseranno la Campania e la Basilicata per sfociare in Calabria e sino a Praia a Mare, lavori da concludersi entro il 2026; 2. progettazione degli altri lotti sino a Reggio Calabria, i cui lavori dovrebbero concludersi entro il 2030-2032, nello stesso anno indicato dal Governo come data per l’inaugurazione del Ponte sullo Stretto; 3. rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso la Sicilia, Potenza, Cosenza e il porto di Gioia Tauro, con la previsione di un hub strategico per il trasporto merci. Questo solo un piccolo esempio di cosa accadrà con la realizzazione del ponte, senza poi aggiungere l’inizio dei lavori su tratti della SS 106, con progettazione per quelli mancanti, elettrificazione della linea Jonica, completamento delle trasversali, adeguamento autostrada nel tratto di Rogliano, opere complementari per ingresso ponte ed aree limitrofe. Solo alcune indicazioni di un progetto di sviluppo reale della Calabria e della Sicilia ove sono previsti interventi per oltre 50 miliardi. Ai delatori e impreparati si può solo dire, con serenità, che i protagonisti di questa rivoluzione strutturale sono pronti ad un confronto reale in modo tale che l’informazione sia corretta e non si continui, per posizioni prese e partitiche di chi non è riuscito in oltre 50 anni a fare nulla, a veicolare una informazione deviata. A costoro la scelta del luogo, del giorno e delle modalità per un confronto costruttivo e oggettivo nell’interesse della nostra terra e della crescita di questa, con la creazione di migliaia di posti di lavoro, che hanno obbligato, finora, le risorse migliori a lasciare il Sud.
Giacomo Francesco Saccomanno – Componente del CdA Stretto di Messina