Pizzo, replica Forza Nuova a Callipo su edilizia popolare
Pizzo 8\10\2016 – è notizia di qualche giorno addietro che il sindaco Callipo consegnerà gli alloggi popolari siti in contrada Sant’Antonio alle famiglie che, quattro anni fa, sono state sgomberate dagli stabili di via Pietà.
«Finalmente termina l’odissea, protrattasi per anni, a danno di queste famiglie» è il commento di Edoardo Ventra (segretario provinciale di Forza Nuova) che incalza il sindaco chiedendo ulteriori delucidazioni in merito alle politiche di edilizia popolare.
«In primo luogo» prosegue Ventra «vorremmo venire a conoscenza di cosa ha intenzione di fare il sig. sindaco, e l’amministrazione tutta, in merito alle spettanze dell’Aterp. Il comune di Pizzo, da quattro anni a questa parte, ha provveduto solo in minima parte ad onorare gli accordi presi con il suddetto ente. In particolar modo, ci riferiamo agli accordi presi a seguito di stipule contrattuali di locazione con privati cittadini che, da lungo tempo, si ritrovano a bussare alle porte dell’Aterp la quale, tuttavia, ha le mani legate in seguito proprio al mancato rispetto degli impegni presi da parte del Comune e della Regione. Quanto dovranno attendere ancora i locatari per riavere i soldi che gli spettano?».
«In secondo luogo» conclude Ventra «vorremmo chiedere all’amministrazione napitina quanti immobili, tra quelli che verranno prossimamente assegnati, saranno destinati ai casi di cosiddetta “emergenza abitativa”? Visto e considerato che, attualmente, il nostro comune non ha a disposizione nessun appartamento adibito a tale scopo.
La speranza di Forza Nuova è che la consegna delle chiavi, che avrà luogo giorno 10, non diventi l’ennesima passerella propagandistica del sindaco Callipo ma che bensì diventi il momento delle risposte ai nostri legittimi interrogativi!».
La speranza di Forza Nuova è che la consegna delle chiavi, che avrà luogo giorno 10, non diventi l’ennesima passerella propagandistica del sindaco Callipo ma che bensì diventi il momento delle risposte ai nostri legittimi interrogativi!».