Pizzimenti, stangata fiscale a Giugno, imprese in ginocchio, il Sindaco Falcomatà rinvii al 30 settembre il pagamento di IMU e TASI per come aveva promesso!
Se il Governo non interverrà con idonei correttivi, dal mese Giugno in avanti, i contribuenti Italiani – (provati economicamente dal blocco di tutte le attività produttive sin dallo scorso mese di marzo), – si troveranno ad essere obbligati – (pur non avendo la liquidità necessaria), – a dover pagare una marea di tasse tutte insieme, a causa di un gigantesco ingorgo fiscale, dovuto alla mera sospensione dei Tributi Locali, che concentrerà le tasse tutte insieme! A sostenerlo è il Presidente dell’Associazione “Cittadini per il Cambiamento, l’imprenditore reggino, Nuccio Pizzimenti, che continua: – La soluzione più idonea da adottare, non era il differimento dei Tributi Locali – (in un periodo di totale mancanza di introiti per via del blocco da pandemia), – ma l’annullamento tombale di tali Tributi! La ragione ristà nel fatto che tutti i cittadini, non solo le imprese, non avendo potuto lavorare, non hanno, conseguentemente, prodotto introiti, per cui, in mancanza di idonea liquidità, non è ragionevolmente pretendibile esigere i Tributi! Cosa faranno Stato e Comuni? CI manderanno cartelle esattoriali e poi i conseguenti Decreti Ingiuntivi, perché la nostra colpa è solo quella di non avere i soldi per pagare, poiché le Autorità Statali ci hanno costretto al fermo coatto di ogni attività produttiva, che, di fatto, ha prodotto solo stagnazione economica e crisi generalizzata in tutto il Paese, crisi, che si è abbattuta su cittadini ed imprese, cioè su migliaia di contribuenti?
Il Decreto-Legge N°18/2020 consente la sospensione dei versamenti di più imminente scadenza, ma, lo ribadiamo, la sospensione, in mancanza totale di liquidità idonea, non è un provvedimento utile, poiché il mancato introito, dovuto al fermo coatto, metterà tutti nell’impossibilità di pagare, perciò, per evitare i conseguenti decreti ingiuntivi, si doveva e si deve annullare completamente l’esazione dei Tributi Locali. Il Governo ed il Ministero delle Finanze, di concerto, devono, – (se vogliono veramente aiutare gli Italiani), – adottare una Legge, che abolisca i Tributi maturati durante il blocco per la pandemia. Se non si adotterà questo strumento normativo, – prosegue Pizzimenti – in Italia, si abbatterà una tale crisi economica, che porterà famiglie ed imprese sul lastrico, al punto che la crisi economica del 1929 in America e quella più recente della Grecia, – (provocata dal MES), – sembreranno poca cosa! È bene che il Governo rifletta attentamente sulla delicatezza e sulle difficoltà oggettive, che tutti gli Italiani hanno in questo momento e che verrebbero aggravate dalla imposizione differita di tasse in genere e di Tributi Locali in particolare. Ma, la cosa non ha solo un risvolto economico e tributario, ma anche legale, o meglio, in atto c’è grande confusione per interpretare correttamente il Decreto “Cura Italia” nei suoi vari risvolti; confusione interpretativa che riguarda anche l’attività di contenzioso da parte degli uffici e degli Enti impositori, compresi i termini per fare appello sia per i cittadini, sia per i Comuni, per non parlare di tutta la partita dei Contributi Previdenziali, che le imprese devono versare all’INPS, per non incorrere nel reato di appropriazione indebita, dovuto al mancato versamento di tali contributi! Insomma, a quanto pare, da quello che si riesce a capire, anche i Commercialisti, non sanno che pesci pigliare di fronte a questa marea di dubbi interpretativi del Decreto e di fronte all’ingorgo fiscale, che ci aspetta tutti al varco a cominciare dal mese di Giugno!
L’unico spiraglio, che, al momento, consente ai contribuenti di “respirare”, è dato dalla proroga di IMU e TASI, poiché saranno i Comuni a deciderne il rinvio o meno alla “possibile” data del 30 Settembre 2020, senza sanzioni ed interessi, però ne beneficeranno solo famiglie ed attività, che hanno subito danni economici a causa del fermo-attività per la crisi sanitaria: gli altri dovranno pagare IMU e TASI alla scadenza del 16 Giugno 2020!
A Reggio Calabria il Sindaco Falcomatà, considerata la crisi di liquidità in atto di famiglie ed imprese, è invitato, pertanto, ad adottare lo slittamento di IMU e TASI al 30 Settembre 2020, come suggeriscono le linee-guida-IFEL – (Istituto per la Finanza e L’Economia Locale dell’ANCI), onde consentire ai contribuenti, del nostro territorio maggiore flessibilità nei pagamenti dovuti, anche perchè, visto che a decidere, saranno i Comuni, va sottolineato, che, già tutti i Comuni della provincia di Ravenna, ad esempio, hanno rinviato i pagamenti-IMU addirittura al 16 Ottobre 2020! Da ultimo, Sig. Sindaco, Le ricordiamo che Lei ha annunciato in pompa magna l’ 11 Marzo 2020: di aver sospeso, a data da destinarsi, il pagamento dei Tributi Locali, affermando: – È un momento difficile per la nostra salute ma anche per la situazione economica delle nostre famiglie e dei nostri imprenditori. Per questo abbiamo sospeso e rinviato a data da destinarsi (decideremo dopo quando) gli avvisi di pagamento dei tributi locali. E lo abbiamo fatto per tutti, per dare una mano a famiglie ed imprese. Faremo tutto quanto possibile per garantire alla città una ripresa economica celere e concreta. Gradiremmo, che Lei Sig. Sindaco, mantenesse la sua promessa fatta ai cittadini! Conclude Nuccio Pizzimenti.
Ufficio Stampa Associazione “Cittadini per il Cambiamento” n/p