Peppe Fonte: “Io, figlio artistico di Piero Ciampi e Pino Pavone”
Un pianoforte a coda e l’atmosfera insolita di vivere l’ansia delle prove di un concerto. L’incontro con Peppe Fonte avviene mentre nell’aria aleggiano le note di ‘L’amore è tutto qui’, uno dei brani inseriti nell’album dedicato ai suoi idoli di sempre Piero Ciampi e Pino Pavone. E’ un attimo della intensità che si vivrà nel concerto che il cantautore terrà venerdì 9 settembre a La Grangia di Montauro, nell’ambito del Festival d’Autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce.
Possiamo considerare il tuo prossimo concerto un ritorno all’attività live?
Sicuramente. Dopo 4 album e una pausa forzata di due anni mi riaffaccio al pubblico. Mi porto dietro una grande voglia di confrontarmi nuovamente con il pubblico e, soprattutto, con una grande voglia di verificare la mia maturità artistica. Prima della pandemia ho pubblicato ‘Le canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone’, disco che nonostante i numerosi riconoscimenti ricevuti dalla critica, non mi è stato mai possibile farlo ascoltare in un concerto.
Quanto è difficile per te coniugare il tuo lavoro di avvocato penalista con la passione per la musica?
Il mio mestiere è particolarmente impegnativo, mi concede pochi spazi alla possibilità di esibirmi dal vivo. Proprio per questo motivo ho dovuto fare delle scelte, rinunciando a sviluppare la mia passione per la musica e indirizzando la mia creatività artistica nella direzione della composizione e della produzione.
La tua presenza al Festival d’Autunno può essere considerata una deroga alle tue scelte
Per una occasione come questa del Festival d’Autunno vale la pena di derogare alla regola che mi impone di centellinare i live, essendo una rassegna che mi pone in un cartellone su scala internazionale.
Un album sulle canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone, come ci sei arrivato?
Essendo un “figlio” artistico di entrambi, sapevo che prima o poi avrei dovuto rendere omaggio alla mia scuola. Questo disco ha richiesto un grande sforzo interpretativo. Dover interpretare canzoni che avevo sentito e vissuto anche in prima persona, ma che sapevo essere di grande difficoltà interpretativa ed esecutiva, ha comportato uno sforzo dell’anima infinita.
Hai detto di essere figlio artistico di entrambi. Vuoi spiegarci il significato?
La mia storia musicale nasce in seguito all’incontro con Piero Ciampi e Pino Pavone, che frequentavano casa mia. Dopo la morte di Ciampi, nel 1980, il mio interlocutore artistico è lo stesso Pavone, con il quale si materializza un vero e proprio transfert tra me e il cantautore livornese.
Il repertorio di Piero Ciampi ti appartiene emotivamente, ma quanto è stato difficile scegliere i brani da inserire nell’album?
Ho scelto le canzoni attraverso le quali era possibile verificare quanto ti ho detto prima. Con questo album si è chiuso il cerchio sul rapporto esistente tra noi. Addirittura, il brano ‘Figlia di mare’ nasce dal ritrovamento di un manoscritto inedito che Ciampi lascia a casa di Pino Pavone, a Roma, prima di morire.
Puoi darci qualche anticipazione sul concerto di venerdì?
Nel corso del concerto eseguirò brani dei miei precedenti dischi, con una importante parte centrale dedicata a Ciampi e Pavone. Per questo repertorio, e per la location, ho ritenuto di dover puntare sulle emozioni, sulla intimità e sulla eleganza musicale. Rocco Riccelli, da tempo è al mio fianco. Con lui ho raggiunto una intesa invidiabile.
Ti esibirai nella location suggestiva della Grangia di Montauro.
E’ un posto che non conoscevo personalmente, ma ne avevo sentito parlare. Solo visitandola mi sono reso conto della bellezza di un luogo che dovrebbe avere la giusta valorizzazione. La dimostrazione che la Calabria nasconde dei “tesori” inestimabili. Appena dentro ho percepito di quanto la mia musica potesse trovare la giusta dimensione.
Il Festival d’Autunno, questa settimana, proseguirà sabato 10 settembre, nell’Arena del Teatro Comunale di Soverato con ‘El tango. Mitologia di musica e parola’ con Sergio Muniz e Tango Sonos, dedicato al tango proposto nella sua interezza di musica, ballo e cultura. A concludere la settimana sarà la semifinale del talent ‘Next Generation’ (domenica 11 settembre, nel Parco Archeologico di San Martino a Tiriolo), una serata dedicata alla valorizzazione delle realtà musicali calabresi.
Sarà possibile acquistare i biglietti dei rispettivi concerti sul sito del Festival d’Autunno (www.festivaldautunno.com), nelle prevendite autorizzate LiveTicket o direttamente la sera nei luoghi dei concerti a partire dalle ore 19. Inoltre il Festival propone due tipologie di abbonamento (acquistabili anche con la carta del docente): l’’Abbonamento Summer’, che include gli 11 spettacoli di settembre nelle diverse location all’aperto, regalandone cinque; mentre l’’Abbonamento Politeama’ include i 7 spettacoli previsti nel Teatro di Catanzaro, regalandone due. La scadenza è domenica 11 settembre.