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Pedofilia,Marziale: La chiesa smetta gli slogan di piazza, peccato Ratzinger abbia abdicato

“Non bastano più le parole ad effetto, gli slogan di piazza, servono risposte sul piano concreto, visibili”: è quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, in relazione al caso di don Gino Flaims, il prete che ai microfoni de La7, ha sostenuto che i bambini provocano.

 

“L’accaduto non può essere relegato ad un momento di cronaca, come si trattasse del risultato di un incontro di calcio – incalza Marziale – perché alla base vi è una filosofia che, considerata l’età del sacerdote, non può essere affiorata come fulmine a ciel sereno. Senza voler fare un processo alle intenzioni, è difficile però credere che nessuno fino ad oggi abbia mai colto un qualche segnale”.

 

Per Marziale: “Non possono i provvedimenti arrivare sempre tardivamente, la soluzione sta nella prevenzione, non certo nella commissione di studio introdotta da Papa Francesco da più di un anno, destinata a stilare qualche documento fine a se stesso”.

 

“Intanto – suggerisce il presidente dell’Osservatorio – è fondamentale abbattere il muro di reticenza dietro il quale si trincera l’istituzione Chiesa, quell’atteggiamento scostante nei confronti di chi persegue soltanto la verità, e poi è basilare controllare all’ingresso le vocazioni, ed a tal proposito ravviso abbia ragione don Antonio Mazzi quando suggerisce che al seminario si possa accedere dopo il diploma di scuola superiore, previo periodico controllo psicologico dei candidati”.

 

Per il sociologo: “Tutto il resto è destinato a rimanere sul piano delle mere intenzioni, in una Chiesa che giorno dopo giorno non manca di consegnare scandali al popolo credente, al quale aderisco con piena fede e convinzione. C’è da chiedersi, quale forza di attecchimento può avere il Sinodo presso l’opinione pubblica quando la Chiesa appare nitidamente trincerata in difesa dell’indifendibile, basti pensare alla richiesta di accesso, negato, pervenuta alla Santa Sede dalla Procura della Repubblica di Crema di accesso alle carte del processo canonico a Mons. Mauro Inzoli, esponente di CL, a quanto pare amante del lusso e di almeno cinque ragazzini, è questa la collaborazione che Papa Francesco intende offrire in tema di lotta alla pedofilia?”.

 

Marziale conclude: “Con il dovuto rispetto, Papa Ratzinger lontano da clamori mediatici e ricerca di consenso ha spretato oltre 400 sacerdoti, peccato abbia deciso di abdicare e peccato noi non si sappia perché”.