Pazienti Chiaravalle verso Lamezia, FURGIUELE E RASO: SAREBBE UNA SCELTA IMPROVVIDA.
Stiamo seguendo con enorme preoccupazione l’evolversi della situazione all’ospedale di Lamezia Terme.
Da stamane siamo in continuo contatto con il direttore del dipartimento salute della Regione Calabria Belcastro e con la presidente Jole Santelli ai quali abbiamo palesato dubbi e preoccupazioni a nostro parere molto fondate.
Lamezia è, e sarà, una città generosa e solidale, ma in questo momento così critico non è ancora pronta: l’ospedale necessita di un potenziamento prima di poter entrare nella partita anticovid.
Pertanto, gli attuali commissari della sanità, prima di spostare malati Covid-19 da una zona a rischio al nosocomio lametino, crediamo debbano verificarne posti disponibili e strumentazione che, allo stato non sembrerebbero poter giustificare il trasferimento da Chiaravalle a Lamezia dei pazienti.
Certe scelte non possono essere fatte di imperio.
Il commissario dell’asp si rechi personalmente all’ospedale di Lamezia e capirà quanto rischi di essere improvvida la decisione di un trasferimento senza garanzie assistenziali serie.
Le persone che potrebbero essere interessate dal provvedimento, infatti, sono per la maggior parte anziani i quali potrebbero aver bisogno di terapia intensiva.
Ebbene, a quanto risulta, sugli otto posti di terapia intensiva in totale ne sarebbero funzionanti soltanto 4 senza che questi siano peraltro assistiti da altrettanti ventilatori.
Forse allo stato ve ne saranno al massimo due di ventilatori.
Si comprende, quindi, quanto potrebbe essere pericolosa e improvvida la scelta di trasferire persone dal focolaio chiaravallese al nosocomio lametino.
Auspichiamo ragionevolezza e azioni di rafforzamento della struttura ospedaliera prima di aprirla all’emergenza.
On. Domenico Furgiuele (Deputato della Repubblica Italiana)
On. Pietro Raso (Consigliere della Regione Calabria)