Partito del Sud: I Bronzi di Riace non si toccano !
Ennesima boutade tragicomica e senza vergogna ad opera di Vittorio Sgarbi sui Bronzi di Riace.
Bronzi che arrossirebbero loro dalla vergogna e dalla mortificazione, se non fossero di bronzo!
Già, di bronzo come la faccia di alcuni politici italiani.
Offese e umiliate le relazioni scientifiche degli ultimi 40 anni redatte da soprintendenti, restauratori, esperti Iscr ed Enea che hanno già decretato la massima fragilità delle due statue che, in caso di spostamenti anche minimi, rischiano il danneggiamento irrimediabile e addirittura la distruzione.
Proprio in questi giorni la soprintendente archeologica Simonetta Bonomi, il direttore generale dei beni culturali calabresi Francesco Prosperetti e per l’ennesima volta l’autorevolissimo prof. Settis hanno ribadito con forza la sperimentata e scientificamente comprovata inamovibilità dei Guerrieri. Ora a tutto c’è un limite.
Il Partito del Sud denuncia l’ennesima vergognosa richiesta di trasferimento dei Bronzi dalla loro sede naturale all’EXPO, ad opera del duo Maroni – Sgarbi, con la ventilata disponibilità del ministro Franceschini!
Stendiamo un velo pietoso sulla malsana ipotesi di scippare i Bronzi al Sud per collocarli a Milano! Classico esempio di risoluzione a proprio uso e consumo. Ringraziamo per l’attenzione non richiesta, ma i Bronzi di Riace sono esempio di grandezza e memoria d’un Sud aulico e della sua millenaria storia e cultura, la loro casa è la Calabria e tale deve restare!
Il Sud va difeso con le unghie dai suoi figli e da chi ne ha cuore le sorti, non potendo, in primis, permettersi l’oblio sciatto e immemore su uno degli argomenti, come la cultura e la conservazione e valorizzazione dei suoi beni artistici e architettonici, che è rispetto della memoria e potenziale volano di sviluppo economico.
Segreteria Politica Nazionale
Partito del Sud