Oliverio ha inaugurato un nuovo stabilimento di salumi
Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha inaugurato questa mattina a San Demetrio Corone il quarto stabilimento della produzione della filiera del Salumificio Madeo, una struttura produttiva che offrirà nuove opportunità occupazionali e di sviluppo all’intero territorio.
Dopo il taglio del nastro e la benedizione del nuovo stabilimento a cui hanno preso parte numerosi cittadini, autorità civili, politiche e religiose, il Presidente Oliverio ha concluso i lavori del convegno sul tema: “Le imprese quale volano di sviluppo del territorio”.
“Una realtà come questa -ha detto Oliverio- non solo dovrebbe essere valorizzata e sostenuta da tutti, ma dovrebbe inorgoglire tutto il territorio e il contesto in cui questa struttura andrà ad operare. Io stasera sono qui per dire che esempi come questi danno lustro alla nostra regione, proiettano un prodotto di altissima qualità della nostra terra e lo pongono in una nicchia alta della produzione agroalimentare, alla pari di tutte le altre eccellenze italiane per le quali, oggi, il “made in Italy” continua ad essere riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Avere aziende come queste è, quindi, un orgoglio per l’intera Calabria e per i calabresi. Io sono qui, appunto, per ribadire che esempi come questi intendiamo sostenerli con forza e su di essi vogliamo continuare ad investire”.
“L’inaugurazione di questo nuovo stabilimento -ha aggiunto Oliverio- dimostra, peraltro, che anche al Sud si può fare impresa. Per questo motivo abbiamo programmato le risorse comunitarie a nostra disposizione in questa direzione. Abbiamo definito gli obiettivi spostando la programmazione delle risorse da una impostazione meramente assistenziale ad una impostazione produttiva che, naturalmente, presuppone il sostegno all’impresa. Abbiamo pubblicato già diversi bandi, alcuni dei quali si sono già conclusi e di altri sono state già pubblicate le graduatorie, che hanno immesso o stanno per immettere nel sistema circolatorio dell’economia regionale risorse importanti. Abbiamo lavorato in modo che gli strumenti della programmazione, il Psr e il POR, non camminassero in maniera separata. Ci siamo posti tra gli obiettivi principali quello di finanziare mille giovani che vogliono investire in agricoltura. I primi 560 sono stati già finanziati. Ci sono già i decreti. In questi giorni sono partite le lettere, perché abbiamo bisogno di fare in modo che cresca nella nostra regione una cultura d’impresa. Per farlo, però, è necessario recuperare fiducia. Ciò è possibile solo se si agisce sia sul versante istituzionale, automatizzando, sburocratizzando e snellendo le procedure, che nel rapporto tra impresa e politica. In questo senso c’è ancora molto da fare anche perché vige una legislazione nazionale e comunitaria che deve essere al più presto riformata perché spesso essa stessa rappresenta un ostacolo. Bisogna lavorare molto in questa direzione. Per esempio, una delle novità che abbiamo realizzato è il passaggio dal cartaceo al digitale. Non è stato e non è facile realizzare un passaggio così delicato e importante. Esso, infatti, rappresenta la rottura del vecchio rapporto tra amministrazione e chi la rappresenta e le imprese. Per troppo tempo questo rapporto è stato improntato in Italia, ma in particolare in Calabria e nel Sud, ad una subalternità dell’impresa rispetto alla politica. Il passaggio dal cartaceo al digitale, può sembrare banale, ma è un piccolo correttivo che comporta una modifica radicale in direzione di una sempre maggiore trasparenza nei rapporti tra l’impresa e l’istituzione, tra politica ed economia.
“Dobbiamo recuperare fiducia, quindi -ha concluso Oliverio- e dobbiamo lavorare molto sulla valorizzazione delle nostre risorse. E’ quello che stiamo cercando di fare non senza fatica e non senza dover superare lentezze e ostacoli, poiché i ritardi accumulati in un lungo periodo di tempo non si risolvono dalla mattina alla sera. I primi segnali, però, sono confortanti sotto diversi punti di vista. Su questa strada intendiamo continuare a lavorare”. f.d