Nulla si muove per la Jonio-Tirreno
La strada di Grande Comunicazione 682 che collega il versante Ionico con quello Tirrenico è ormai diventata una arteria indispensabile nel piano della mobilità regionale. Si è stimato che la densità di traffico, costituita da autoveicoli e mezzi pesanti che transitano quotidianamente sulla S.S. 682, è pari a 4.000 veicoli/giorno, con picchi fino a 10.000 nel periodo estivo. Questi dati comprovano che in caso di chiusura, allo stato attuale non vi è alternativa sicura atta a sopperire, neanche temporaneamente, al flusso quotidiano di mezzi tra i due versanti. Le condizioni della strada, che nel corso degli anni è stata interessata solo da piccoli e parziali interventi di manutenzione, sono certamente inadeguate. E’ improcrastinabile una sua messa in sicurezza non solo per salvaguardare l’incolumità degli utenti, ma anche per abbassare il rischio di gravi incidenti. Il crollo del cemento copri ferro, nel frontespizio esterno della galleria, è il segnale preoccupante della mancanza di manutenzione per decenni, come possiamo osservare quotidianamente anche nelle civili abitazioni con cornicioni e balconi lasciati a se stessi.
Dopo l’ennesimo incidente mortale del 20 Agosto 2023, con il clamore dei mass-media nazionali e sulla spinta dei Sindaci, dei Comitati e delle Associazioni si è deciso di intervenire anche in maniera strutturale, garantendo tuttavia la circolazione nelle ore diurne ed accantonando l’ipotesi sciagurata della chiusura totale della galleria per anni, che avrebbe rialzato quel muro di Berlino fatto di strade borboniche di 6 metri di carreggiata. Sembrava pacifico che, nel frattempo, venissero quanto meno studiate e programmate reali e moderne alternative.
INVECE NULLA PARE MUOVERSI, TUTTO SI E’ FERMATO NELL’ATTESA MESSIANICA DEI LAVORI DELL’ANAS PREVISTI A PRIMAVERA. CI BASTA UNA TOPPA O FORSE MERITIAMO UNA VIABILITA’ DEGNA DI UN PAESE CIVILE?
La galleria è uno dei problemi della strada Ionio – Tirreno, ma certamente non il solo. Eppure neanche qui si è dato corso ad ipotesi di raddoppio del tunnel o almeno di bypass della galleria come quello avanzato dalla Città Metropolitana, che presentava anche un piano economico tutt’altro che proibitivo.
LA POLITICA TACE. E’ a tutt’altre faccende affaccendata. Eppure siamo già in ritardo. Se non si studiano e si programmano per tempo interventi risolutivi, ci troveremo ben presto a dover fronteggiare la prossima emergenza. Che non può che coglierci impreparati, perché nulla abbiamo fatto per evitarla! O forse dobbiamo pensare che si preferisce lavorare così? Di emergenza in emergenza, fino a che l’ostacolo non diventa insormontabile?
Comunque il nostro comitato è al fianco dei cittadini, degli operatori economici, dei pendolari e di tutti coloro che cominciano ad essere stufi di questo teatrino dei pupi, in un territorio quotidianamente spogliato anche di quelle poche infrastrutture viarie e delle reti di mobilità stradale e ferroviaria.
COMITATO IONIO-TIRRENO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE