Nota stampa On. Loizzo Lega
A volte il destino sa essere cinico e baro. Mercoledì, dal primo appello alla mobilitazione, mi ero organizzata con diversi militanti e sostenitori della Lega per essere in prima fila al Porto di Gioia Tauro per fermare l’oscena direttiva ecofolle della Ue che vuole bloccare lo sviluppo della Calabria favorendo porti mediorientali ed extraeuropei. Il mio partito da tempo mi ha designato a intervenire alla Camera dei deputati quando si discute di sanità. È per me un onore e un privilegio ricoprire questo ruolo. Nella data della mobilitazione calabrese l’aula parlamentare recupererà una seduta precedentemente rinviata e che, quindi, a causa delle lotterie della mia agenda, mi costringe a non poter essere presente al Porto di Gioia Tauro. Un’assenza solo fisica la mia, da politico sono presente in ogni dove per difendere e tutelare la principale infrastruttura dello sviluppo della Calabria e del Mediterraneo. Se non vi fossero mai state azioni derivate da ambientalisti estremi e politici radical chic non sarabbe servito l’impegno nostro, espresso, in tempi non sospetti, ad essere chiodo martellante contro misure concepite sull’ideologia senza saper guardare agli effetti che producono. Prendendo spunto dal filosofo: “Non si tratta per noi di sapere se è avvenuto questo o quello, ma di sapere che la ragione comanda per sé, ed indipendentemente da tutti i fatti, ciò che deve avvenire” Quella forza della ragione di tutti i calabresi che dobbiamo condurre in modo unitario ad essere una barriera umana affinché sia modificato il decreto della vergogna che favorisce i porti mediorientali a danno dei nostri violando ogni principio di libero mercato. Moratoria subito per riparare al torto da chi ha creato il danno senza conoscerne le conseguenze. Non si tratta ora di far processi a chi ha sbagliato, ma di avere un fronte ampio che sia muraglia consapevole contro una scelta illogica che provocherebbe il collasso della Calabria produttiva. Vogliamo una crescita felice ed evitare il cimitero industriale ad un Porto tra i primi del Mediterraneo. Le transizioni non possono danneggiare una parte geografica, la nostra, ma vanno concertate difendendo tutti i territori in modo equo, come la Lega per Salvini, in ogni sua articolazione, ha sempre sostenuto. Pur non presente oggi al Porto di Gioia Tauro, il mio impegno con tutti i nostri parlamentari a Roma e in Europa sarà continuo e costante per far decadere il decreto. Sono a disposizione di sindaci, lavoratori, aziende e calabresi per evitare una catastrofe cui non abbiamo alcun bisogno.