Nota stampa congiunta sulla cassa integrazione alla Sacal
Pure questa volta abbiamo visto lontano, anche se avremmo preferito sbagliarci. L’accordo di cassa integrazione sottoscritto tra Sacal e un solo sindacato che ha previsto il pagamento diretto da parte dell’INPS ha fatto sì che lo stipendio di luglio dei lavoratori oscillasse da un minimo di 83 a un massimo di 500 euro. Filt-Cgil Fit-CISL e UGL TA hanno ribadito con forza in ogni riunione tenutasi con Sacal che sottoscrivere quell’accordo a quelle condizioni, avrebbe creato ai lavoratori notevoli disagi economici, cercando di far comprendere l’importanza dell’anticipazione della cassa integrazione e, quindi, di un accordo mirato a garantire ai lavoratori una continuità stipendiale, seppur ridotta, che desse loro certezza e costanza retributiva. Ci si ritrova oggi, invece, a dover attendere il pagamento da parte di INPS che al momento risulta fermo alla mensilità di maggio e senza, peraltro, alcuna informazione circa l’integrazione del fondo di solidarietà previsto per il settore del trasporto aereo affinché ogni mese il lavoratore possa contare almeno al raggiungimento dell’80% della normale retribuzione. Purtroppo non possiamo cambiare il risultato degli errori commessi, ma garantiremo il nostro impegno affinché i pagamenti da parte di INPS siano puntuali e vigileremo attentamente sulla equità della distribuzione della cassa integrazione e sull’istruttoria per l’ottenimento del fondo di solidarietà che garantirebbe a tutti i lavoratori e alle loro famiglie la giusta serenità economica venuta meno a causa dell’emergenza sanitaria.