Nota FenealUil Calabria edilizia scolastica

Rivedere la destinazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per dotare la Calabria di una edilizia scolastica moderna ed efficiente, prevedere un portale per consentire il controllo sociale sugli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strutture esistenti in regione e sostenere i Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, che troppo spesso hanno enormi difficoltà con le piante organiche.

Questo dovrebbe fare il Governo se davvero ha a cuore il futuro della Calabria e delle sue giovani generazioni che tanto hanno bisogno di poter vivere la loro stagione di crescita scolastica, culturale e sociale in istituti moderni, sicuri ed efficienti. Nella nostra regione sono presenti 2399 edifici scolastici, il 30% degli stessi è ospitato in edifici costruiti non per essere una scuola e successivamente riadattato, metà del patrimonio edilizio scolastico è stato costruito prima dopo il 1976 e molti plessi non hanno il certificato di collaudo, sono costruiti in zone ad alto rischio sismico o non ha accorgimenti per ridurre i consumi energetici.

In questi anni la Regione Calabria ha messo sul tappeto una grande dote economica per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scuole ma, a gennaio dello scorso anno, la Corte dei conti ha bacchettato le amministrazioni locali calabresi per la lentezza e l’incapacità di gestire e mettere a terra gli investimenti programmati.

Un fatto gravissimo che si interseca sulla quasi totale assenza di informazioni sull’avanzamento fisico e il finanziamento delle opere, ritardo quest’ultimo che potrebbe essere sanato – come dicevamo in premessa – attraverso la creazione di un portale che renda trasparente l’operato delle amministrazioni pubbliche.

Uno studio recente della Cassa depositi e prestiti, poi, evidenza le carenze strutturali serie che sono presenti su numerosi edifici scolastici. Lo Stato, nel prendere in considerazione questi ritardi, ha scelto di puntare sul Pnrr ed ha destinato oltre 5 miliardi per l’edilizia scolastica, di cui quasi 4 miliardi per la riqualificazione del patrimonio edilizio e 800 milioni per la costruzione di nuove scuole. Ebbene, siamo convinti che quest’ultima cifra sia troppo bassa. Se si vuole cambiare il volto del Mezzogiorno, soprattutto della Calabria, siamo convinti che sia necessario investire di più sulla costruzione di nuovi edifici scolastici, di scuole moderne dotate di mense, laboratori o palestre.

In questi giorni, poi, sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato un bando del Ministero dell’interno che prevede investimenti per la messa in sicurezza delle scuole nei Comuni con meno di 1000 abitanti. Ad ogni comune il Ministero assegna poco. Più di 84 mila euro e l’esecuzione dei lavori deve iniziare entro il 15 maggio del 2022.

Questa, infine, potrebbe rappresentare per i 73 comuni con meno di 1000 abitanti presenti in Calabria una buona occasione, ma la carenza di personale in servizio presso questi enti locali – che deve essere sanata attraverso la stabilizzazione dei precari e l’avvio di una nuova stagione concorsuale – potrebbe, purtroppo, far perdere agli stessi questa irripetibile occasione.

Maria Elena Senese Segretario generale FenealUil Calabria