Nino Gullì, turismo: la Calabria da raccontare è quella solare e avventurosa
Da Abbronzatissimi ai vari Vacanze di Natale, da Un posto al sole a Vita Smeralda, passando per i più celebri Vacanze Romane, 007 o Ocean’s… Sono tantissimi i film che possono essere presi ad esempio per trattare il cosiddetto Turismo indotto.
Parliamo di quegli effetti dal punto di vista turistico di cui beneficiano certi territori in seguito alla produzione di un qualche film.
In uno dei suoi episodi, 007 è stato girato a Siena, Un posto al sole interamente a Napoli, Abbronzatissimi a Rimini, e così via. Queste città hanno potuto godere dello spettacolo offerto da questi film o serie televisive ambientati nei loro splendidi scenari. Recente è pure la notizia che il Milanese Imbruttito, diventato famoso sui social ironizzando sui cittadini di Milano, ha girato la sua prima pellicola. Ambientazione scelta? La Sardegna.
A Reggio Calabria o in Calabria in generale difficilmente si vedono troupe cinematografiche per registrare spettacoli di commedie, avventure e quant’altro. Da noi si vedono solo storie di ‘ndrangheta, sparatorie, traffici illeciti e, ultimo, «problematiche adolescenziali in contesti difficili».
Per carità, sono tutte tematiche che vanno affrontate e su cui occorre sempre tenere accesi i riflettori, ma quello che mi ha lasciato particolarmente perplesso è stato l'”entusiasmo” manifestato dai sindaci di Calanna e Laganadi circa la scelta di girare nei loro due comuni questo film su dei ragazzi disagiati.
I due primi cittadini si sono detti felicissimi perché questa sarà l’occasione per mettere in mostra i loro territori, le bellezze di queste terre.
Voi ve l’immaginate una tipica famiglia che sta davanti al televisore, guarda scene presumibilmente cupe e tristi, dai colori scuri, e dire, alla fine di questo film così struggente: “le prossime vacanze le passiamo a Calanna e Laganadi”?
A me sembra inverosimile e non credo sia il miglior viatico per attirare cineturisti. A furia di parlare solo di ‘ndrangheta e di disagi in scenari di povertà socio-economica legati alla Calabria, non vorrei che la nostra regione facesse la fine della Turchia in seguito all’uscita di Fuga di mezzanotte, un film che ha danneggiato il Paese perché visto dal grande pubblico come un Paese troppo violento, finendo così per allontanare i turisti.
Come ho detto, ben vengano queste riprese e ben venga qualunque modo che tratti di tematiche difficili e delicate come quelle sopra citate, ma se vogliamo attirare i turisti attraverso film e spettacoli, forse dovremmo puntare meno sul sangue e sulla tristezza e un po’ più sull’avventura, sull’allegria o sui colori come la recente scelta del maestro Giovanni Allevi di girare la sua clip musicale “Kiss me again”.
Nino Gullì,
Imprenditore