Natuzza Evolo …la donna che dialogava con gli angeli
Viveva in Calabria la donna che raccontava di parlare con l’angelo custode di chiunque
le si avvicinasse. Ma Natuzza Evolo in realta’ viveva anche il grande mistero delle
stimmate e della bilocazione, così come le mille emografie conservate in vaticano
raccontano oggi dei segni che il sangue delle sue ferite lasciava sulle stoffe e su
fazzoletti immacolati. La mistica calabrese, che era nei fatti una contadina del tutto
ignorante, figlia di una “donna di facili costumi”, diventata ormai grande incomincia a
vivere durante la Settimana Santa i segni della passione di Gesu’.
Le sanguinava persino il costato, ma Natuzza durante la Pasqua di ogni anno aveva le
stigmate alle mani e ai piedi, e la notte del Venerdì Santo i medici che la seguivano
parlano ancora di un fenomeno inspiegabile sotto il profilo scientifico.
Oggi in Vaticano è in corso e in fase di completamento il suo processo di
beatificazione. Natuzza come padre Pio, Natuzza e Paravati, questa piccola Lourdes
della Calabria dove in migliaia venivano a trovarla da ogni parte del mondo per
chiederle un miracolo.
Ma il vero grande mistero di Natuzza era ancora un altro.
Migliaia di persone ogni anno venivano in Calabria, a Paravati, perché sapevano che
Natuzza aveva un dialogo anche con i morti, e venivano nella sua casa calabrese per
ritrovare il senso del proprio dolore e toccare con mano la tranquillità dei propri defunti.
Natuzza dava loro le certezze che cercavano “perché io tuo padre lo vedo felice in
Paradiso”, rispondeva la donna.
Tra i miracoli che la Sante Sede sta analizzando, uno in particolare riguarda un giovane
promoter musicale, Ruggero Pegna, guarito dalla leucemia dopo una diagnosi del
Gaslini di Genova che lo dava in condizioni irrecuperabili.
Dalla sua casa in Calabria sono passati artisti famosi, grandi uomini di chiesa,
intellettuali e giornalisti come Sergio Zavoli che ne sono rimasti incantati.
Una storia tra mistero e fede religiosa, che ha visto nascere negli anni migliaia di
cenacoli di preghiera in ogni parte del mondo.
Appena tre mesi fa per volere di Papa Francesco il nuovo vescovo di Mileto-Nicotera-
Tropea Mons. Attilio Nostro ha aperto al culto la grande Basilica che Natuzza aveva
fortemente voluto realizzare sulla spianata dove per la prima volta le era apparsa la
Madonna, e da quel momento la Basilica è diventata meta di pellegrinaggio continuo e
di fede popolare.
Tante le voci che raccontano il mistero di questa donna che morendo ha lasciato frutti
importanti della sua esistenza terrena.
Questo ed altro ancora nello speciale che RAI TRE manderà in onda il 1° dicembre
prossimo dalle 23.10 in poi per RAI Documentari