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Natale delle Muse 2024: presentato il nuovo distintivo del venticinquennale realizzato dall’orafa Wanda Simone e che verrà benedetto domenica da Don Nino Ventura

Dopo una settimana intensa che ha visto i soci e gli artisti delle Muse presenti prima ad Acerenza ed a Ferrandina in Basilicata,  la mostra a Messina a Palazzo Zanca con il “Natale non convenzionale” e la partecipazione degli artisti Cosimo Allera, Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Manuela Lugarà, Rossella Marra, Maria Grazia Musolino, Grazia Papalia, Francesca Perina, Wanda Simone, Gaetano Villegiante, la presentazione del libro “Storia di una cintura infame” della scrittrice Francesca Triolo e l’apertura straordinaria del Cortile delle Muse per aspettare il Natale tra cultura, musica e tradizioni popolari ed artigianato di eccellenza, il presidente Muse Giuseppe Livoti  presenta il nuovo distintivo delle Muse.

Per festeggiare i nostri 25 anni da settembre già importanti appuntamenti sono stati realizzati, ricorda Livoti e la consegna del Premio Muse alla giornalista Danila Bonito, una importante mostra con le foto per il cinema, il teatro, la tv di Marinetta Saglio e la visita alle Muse per la consegna del Premio di S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia sono la prova di una attività che proietta l’associazione nel panorama nazionale e non solo per ciò che abbiamo realizzato in questi anni. 

Per festeggiare il venticinquennale occorreva anche ideare un segno tangibile di questa nostra storia e così abbiamo avuto il tempo di immaginare e realizzare un simbolo importante, affidandoci alla creatività di una nostra socia orafa e maestra delle microfusioni Wanda Simone. La Simone, artista identitaria calabrese da 35 anni opera in tutta Italia con le sue realizzazioni che esaltano il mito, il mare e il senso barocco nella creazione di oggetti preziosi.

Dopo attenti studi preparatori e molte idee con l’artista si è pensato di realizzare il distintivo rigorosamente in argento con la resa plastica per forma di una immagine stilizzata ed in movimento, una effige al femminile che tende verso l’alto con un drappo svolazzante, facendola musa della contemporaneità. La raffinatezza della realizzazione, si evince dalla base che parte da un elemento floreale che richiama alla natura, proprio quella natura che tutto crea e tutto riproduce, floridezza di forma in un linguaggio déco ha ribadito Wanda Simone.

Ci siamo rifatti al decò, poiché, continua Livoti come ha scritto acutamente lo storico dell’architettura Franco Borsi, questo linguaggio «si pone definitivamente fuori dall’eredità impressionista e si nutre degli stessi elementi di cui vive l’esperienza delle avanguardie figurative». Dunque una idea che parte da una chiara matrice culturale ed una “appropriazione” di segni formali rivedendo le finalità statutarie del sodalizio delle Muse nella cultura figurativa. Nello stile della realizzazione si riconosce e si condivide la voglia di libertà e di superamento degli stereotipi e delle convenzioni, cosa che l’associazione fa da sempre. I distintivi domenica prossima alle ore 19 verranno benedetti nel corso di una solenne celebrazione natalizia per i soci Muse da Don Nino Ventura parroco della Chiesa di Santa Maria della Cattolica dei Greci, parrocchia che da da tre anni ospita il sodalizio reggino per un momento di preghiera e di fede accompagnato dal Coro delle Muse diretto dai Maestri Enza e Marina Cuzzola. I soci Muse proprio per il periodo natalizio consegneranno alla parrocchia generi alimentari per aiutare le famiglie in situazioni di disagio economico.