Migranti: Molteni, servono decreti sicurezza, principi Bossi-Fini non si toccano
Roma, 31 lug. – “I numeri dicono che non sono i russi a mandare i migranti in Italia: i migranti arrivano qui perché manca una seria politica di contrasto all’immigrazione clandestina. Ogni tentativo di spiegare in altro modo l’emergenza che stiamo vivendo non è che la dimostrazione della disperazione di un Pd privo di un’agenda politica e di una prospettiva di governo seria e credibile. E d’altra parte, quando le massime autorità di sicurezza del Paese dicono che le ricostruzioni circolate sui giornali sono prive di fondamento, vuol dire che si tratta di falsità”. Così alla festa della Lega a Milano Marittima, il deputato della Lega e Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. “Quest’anno – ha proseguito – abbiamo già sfondato il muro dei 40mila immigrati, il 38% in più rispetto al 2021. Per arginare gli sbarchi non dobbiamo inventarci nulla: nel futuro governo di centrodestra riproporremo quei decreti sicurezza di Matteo Salvini che hanno ridotto le partenze, gli arrivi e le morti nel Mediterraneo. I traghetti devono servire a trasferire turisti a Lampedusa, non a spostare migranti. In Italia si deve entrare con il permesso di soggiorno, non con i gommoni. E i principi della Bossi-Fini non si toccano. Infine, un dato: se il 33% dei reati in Italia è commesso da stranieri e il 45% dei crimini commessi dai minori è imputabile a ragazzi di cittadinanza straniera, vuol dire che il fenomeno migratorio è stato gestito male e che le politiche di integrazione hanno fallito”, ha concluso.