MES..Mio caro MES……. Terrà il governo? Di Al. Tallarita

Ho già trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità e su come si muove il fondo salva stati MES. Ma mi adopero qui in alcune specifiche.(https://www.pianainforma.it/news-calabria/mes-e-polemiche-la-propaganda-del-governo-conte-schiaffo-amaro-alla-grave-crisi-italiana-di-al-tallarita)
Il 30 novembre:
L’Eurogruppo ” ha convenuto di procedere con la riforma del meccanismo europeo di stabilità (MES)”.
Che si ricordi: ha una capacità di prestito di 500 miliardi di EURO. A condizioni più che specifiche e su queste e a chi, riguardano appunto le riforme.
Paschal Donohoe presidente dell’Eurogruppo ha sostenuto:
“Gli adeguamenti concordati svilupperanno gli strumenti del MES. Procederenno alla firma del trattato, prevista in gennaio alle procedure di ratifica a livello nazionale. A seguito dell’approvazione di una rete di protezione, un fondo, per le banche in dissesto e solo come ultima chance. 
Con l’obiettivo di rafforzare l’unione bancaria. Così una volta raggiunto, l’accordo sulla riforma del MES, altri settori potranno essere sviluppati.”
Stessa linea per Olaf Scholz, vice cancelliere della Germania, che ha anticipato di due anni(2022), sostenendo che si tratti di una necessaria riforma che dà corpo all’euro. Pone al sicuro le banche contro le speculazioni. Così che possano affrontare le crisi, appoggiando l’economia reale.
Ora, il problema dove sorge? La magagna sta bel fatto che il MES, ancora di salvezza ma a condizioni stabilite per gli Stati, a prescidere dalle difficoltà e da possibili default, era arrivato nelle proposte fatte, come manna salva-Stati in emergenza sanitaria Covid-19 da usare per le spese sanitarie.
Il dissesto economico e finanziario creatosi ha aperto solchi incredibili…
Ma invece il MES…torna ad essere lo strumento che era nella sua versione originale, creato per affrontare i debiti sovrani e supportare la base monetaria europea. Nella trattativa, per l’Italia vi era
Gualtieri in rappresentanza.
Le riforme richieste riguardano:
– il sostegno comune al Fondo di risoluzione unico
-la velocizzazione della creazione di una rete paracadute per le banche
– rendere più agevole il credito precauzionale
Modificando inoltre, le clausule di azione collettiva CACS, per ordinare la ristrutturazione del debito.
Il MES così, accresce il suo potere di gestione della crisi e l’elargizione finalizzata all’assistenza di tipo finanziario. Nel rispetto delle leggi dell’ Unione.
Per i prestiti richiesti, alla verifica della sostenibilità del debito, si pone anche la capacità di pagarlo, come ‘clausule tutela’.
Sulle linee di ‘credito precauzionali’ la riforma riconferma la differenza tra: 
PCCL e ECCL, quest’ultima, a precauzione più forte, destinata a quei paesi che non rispettano i criteri e rispondono a misure correttive.
“L’accesso a una ECCL è aperto ai membri del MES che non possono accedere a una PCCL , la riforma impone ora stringenti parametri della ‘Precautionary Conditioned Credito Line’ questa ‘linea di credito condizionata precauzionale’ potrà essere usata solo da stati non soggetti a disavanzo o con dissesti economici evidenti.
Che abbiano una sana situazione economica e finanziaria generale e un debito pubblico sostenibile.”
Con tali requisiti non viene chiesta la firma del ‘Memorandum of understanding’. Il credito così sarà concesso con una lettera di intenti firmata dallo Stato che richiede.
Inoltre, da ricordare, la presenza del MES è necessaria per l’intervento della BCE.
E ovvio che all’Italia… può portare solo rogne. 
Il no delle opposizioni basterà ad allontanare l’amaro calice? 
O saranno firme alla cicuta per il Governo?…
 
 
 
 
Sempre sul tema:
 
https://www.pianainforma.it/news-calabria/la-verita-su-mes-btp-e-recovery-found-di-al-tallarita
 
https://www.pianainforma.it/news-calabria/mes-eurobond-e-debito-mutuabile-bruno-le-maire-cosa-pensa-la-francia-di-al-tallarita