MES, Eurobond e debito mutuabile: Bruno Le Maire, cosa pensa la Francia Di AL. Tallarita

Anche la Francia con il suo ministro delle finanze Bruno Le Maire, parla del Mes e degli Eurobond. E rilascia a La Stampa, quotidiano di Torino, un’importante intervista sostenendo che esistono spese sanitarie ‘dirette e indirette’ e continua: se un Paese è stato costretto a imporre un lockdown, che ha costretto a chiudere negozi e aziende, questo rientra senza ambiguità nei costi di prevenzione. Dunque come: costi sanitari indiretti, che riguardano la medesima linea di credito. Questo va sottolineato perché il MES, potrà essere usato anche per coprire spese non sanitarie, privo di condizioni.
Le Maire, su politica Macron, così porterà davanti al Consiglio Europeo del 23 aprile, le ragioni contro i falchi del maxrigore: Olanda e Germania. Al contrario italiano possono meglio contrattare e l’Italia provare a seguire.. La nostra politica governativa è debole per farlo da sola.
Il Mes, così, potrebbe giovare da assicurazione, ma solo inizialmente fino a giungere ad un ‘Recovery Fund ‘di lungo periodo. Le Maire vuole, come l’Italia vorrebbe, un debito mutuabile. Si arriverebbe così a un mutuo compromesso.
Dando vita a un debito comune, per tutti gli investimenti futuri. Ecco perché per lui, la soluzione è: un’emissione comune di debito.
È un cambio di rotta sullo stesso Mes, il Meccanismo di stabilita’ europeo che andrebbe utilizzato senza condizioni penalizzanti per i vari Paesi che ne necessiterebbero.
Cerca così il compromesso con la Merkel, nel momento in cui la EU canta il mea culpa (sentito?). Anche perché un Mes, così per come è al momento concepito, porterebbe con sé severe condizioni, per i paesi già gravemente colpiti da questa devastante emergenza. Capofila.. L’Italia.