Medaweek 2022 Barcelona, anche quest’anno record di presenze.
“MedaWeek batte il record di presenze nel mondo degli affari e consolida la sua posizione di piattaforma per i giovani imprenditori del Mediterraneo”
La cooperazione nel Mediterraneo per investire nell’educazione e nella formazione dei giovani e creare nuova ricchezza, sviluppare il settore del turismo, della blu e green economy in un’ottica di sostenibilità, la riqualificazione dei contesti urbani e l’economia circolare, il sostegno all’imprenditoria femminile ed alle Start-up, l’importanza della sicurezza alimentare ed energetica nel Mediterraneo.
Questi i temi affrontati nella tre giorni del MedaWeek 2022, la Settimana dei leader economici del Mediterraneo che si è conclusa, lo scorso 18 novembre a Barcelona, rivolta alle imprese che vogliono fare rete attraverso meccanismi di cooperazione internazionale.
L’iconico evento economico, organizzato da ASCAME, si è concluso con una dichiarazione firmata dalle diverse associazioni regionali e sovranazionali che compongono l’Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo (ASCAME) nella quale i membri hanno espresso il loro impegno nei confronti dei nuovi settori dell’economia globale, in particolare dell’economia digitale, verde e blu, nonché per promuovere un modello di organizzazione delle camere di commercio, in grado di affrontare le sfide future.
Anche quest’anno il network Malta Business, in partnership con il think tank Imprese del Sud, ha partecipato e promosso l’evento.
“Ad ogni edizione del Medaweek riscontro ottimismo e progettualità per il futuro – ha sottolineato il fondatore del network Sergio Passariello – ed anche quest’anno il mondo economico del Mediterraneo ha risposto compatto per fronteggiare con coraggio e determinazione, le nuove sfide imprenditoriali post pandemia.”
Medaweek – continua Passariello – si conferma lo spazio di chi vuole, con passione, costruire ponti tra l’Europa e l’Africa, con una nuova rete di cooperazione, dialogo e sinergie.
Occorre continuare a lavorare – conclude Passariello – per migliorare una prosperità condivisa basata sulle relazioni Sud-Sud e Nord-Sud, tenendo conto che l’Europa continua ad essere il primo partner economico dei Paesi del Sud e della parte orientale del Mediterraneo.”