Mattarella, Princi “Pace obiettivo irrinunciabile, impegno centrale per l’Europa”

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“La pace, la lotta alla violenza di genere, le disparità tra territori, i giovani, il valore del rispetto: le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, rappresentano un richiamo importante per tutte le istituzioni e per tutti i cittadini, affinché si rinnovi l’impegno per una società più equa, giusta, rispettosa e capace di umanità”. Lo afferma Giusi Princi, eurodeputata FI – PPE.

“La pace, come ha ricordato il Capo dello Stato – prosegue Princi -, è un obiettivo irrinunciabile ed è ciò di cui l’Unione Europea è storica espressione. In un contesto globale così incerto, segnato da tensioni, odio e divisioni, occorre riscoprire i valori fondamentali del rispetto e del dialogo. L’Unione europea, infatti, si fonda sul principio di unità nella diversità. È un messaggio che dobbiamo portare nelle nostre vite quotidiane, costruendo relazioni basate sull’ascolto e sull’empatia. La parola dell’anno scelta dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani è proprio ‘rispetto’. Si tratta di un valore centrale per l’Europa, che da sempre lavora per costruire ponti, per portare pace tra i popoli. Una pace – aggiunge l’eurodeputata – intesa anche come dialogo, autonomia e coesione”.

“Significativo – continua Princi – è anche il richiamo del Presidente Mattarella in merito alla precarietà e all’incertezza che avvertono i nostri giovani e sul ‘rumore’ dei ragazzi che non intendono tacere di fronte ai femminicidi. Da Europarlamentare, membro delle Commissioni CULT e FEMM, sono fortemente impegnata su questi temi che considero cruciali. Per quanto riguarda i femminicidi, servono azioni concrete per garantire la sicurezza delle donne in ogni ambito della loro vita. Sto già lavorando, in seno alla commissione di cui faccio parte, affinché l’Intelligenza artificiale possa essere regolamentata per la prevenzione della violenza di genere, colmando così quel vuoto legislativo attualmente esistente in materia”.

 

“Un’Europa più coesa – aggiunge – deve essere anche un’Europa delle opportunità per i tanti talenti e per le tante intelligenze che il nostro Paese esprime. Dobbiamo valorizzare i giovani che ben formiamo nelle nostre scuole e nelle nostre università dando loro sempre più opportunità di crescita e di lavoro, perché le intelligenze e le idee dei nostri ragazzi – conclude – rappresentano una grande risorsa per il presente dei nostri territori, in una prospettiva di sviluppo futuro”.

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