Mariaelena Senese è il nuovo Segretario generale della FenealUil Calabria

Mariaelena Senese è il nuovo Segretario generale della FenealUil Calabria. Lo ha deciso, all’unanimità, il Consiglio regionale della categoria che si è riunito oggi a Lamezia Terme.
Ad ufficializzare la scelta è stato Vito Panzarella, Segretario generale della FenealUil Nazionale: la categoria che rappresenta i lavoratori edili, dei comparti affini e del legno. Insieme a Mariaelena Senese è stata eletta anche la segreteria regionale della FenealUil Calabria di cui faranno parte: Rocco Corda, Maria Antonietta Moricca, Gaetano Tomaselli e Vittoria Vattini. L’incarico di tesoriere è stato affidato da Rosa Maria Parrotta.
“Sono convinta – ha detto Mariaelena Senese – che solo attraverso un reale lavoro di squadra, tutti insieme, potremmo contribuire a cogliere gli obiettivi che ci siamo dati all’interno di di un progetto complessivo di Federazione solida, umile e concreta. Tante sfide ci attendono e richiederanno grande coraggio e grande preparazione da parte di tutto il gruppo dirigente, naturalmente con l’umiltà di mettersi sempre in discussione. Sarà nostro compito esercitare con passione e determinazione la rappresentanza, tutelando, senza timidezza, le esigenze e le speranze dei lavoratori”.
I lavori del Consiglio regionale della FenealUil Calabria, al quale hanno preso parte i vertici della Segreteria nazionale dell’organizzazione sindacale e numerosi segretari regionali provenienti da diverse regioni italiane, si sono aperti con l’intervento introduttivo di Vito Panzarella, Segretario generale della Fenealuil Nazionale. “Stiamo attraversando una crisi decennale del settore – ha detto Panzarella – una crisi ingigantita dall’emergenza Coronavirus, una crisi dalla quale si può uscire solo attraverso investimenti mirati e con l’impegno partecipe del sindacato”.
“L’Italia – ha proseguito – ha bisogno di sottoscrivere un patto per il Paese. Non può perdere l’occasione di cambiare la Nazione attraverso il corretto sfruttamento del Recovery fund per dotare il territorio di infrastrutture moderne ed efficienti e prevedere l’utilizzo del Mes per ribaltare il volto della sanità in Italia e in Calabria ma senza cedere lo spazio ad investimenti a pioggia”.
“Il nostro sindacato – ha concluso Vito Panzarella, Segretario generale della FenealUil Nazionale – cresce cantiere per cantiere, azienda per azienda, stando al fianco dei lavoratori, marcando il territorio per parlare con la gente è trovare soluzioni ai loro problemi”.
Al dibattito ha portato il suo contributo anche Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria. I temi dell’infrastrutturazione del territorio e del corretto utilizzo dei fondi europei sono stati al centro dell’intervento del Segretario generale della Uil Calabria.
“La Calabria – ha detto Biondo – ha la possibilità di ripartire, di mettersi alle spalle la crisi economica e occupazionale che ne hanno contrassegnato gli ultimi anni. Può farlo grazie al Recovery fund, alla sua corretta progettazione. Finanziamenti che, insieme ai fondi europei del Por, sono un’occasione importante, forse l’ultima, per cambiare il volto del nostro territorio. Un territorio che ha bisogno di infrastrutture, che ha bisogno del Ponte sullo Stretto, di strutture sanitarie moderne, dell’Alta capacità ferroviaria ma, allo stesso tempo, necessita venga assecondata la voglia di mobilità dei calabresi che, sino ad oggi, è stata sacrificata”.
“Per fare questo – ha proseguito – è necessario, senza trascurare l’emergenza Coronavirus, rilanciare e potenziare la rete regionale degli aeroporti. Per ottenere questo risultato è di fondamentale importanza non credere ultimato, con la partenza del terzo macro lotto, l’intervento di modernizzazione della Strada statale 106”.
“Oggi – ha concluso il Segretario generale della Uil Calabria – non può più essere trascurata la necessità, rappresentata dall’impegno di tante associazioni, dei cittadini della Locride, di quelli del Crotonese, di vedere realizzati i loro sogni di poter salutare l’ultimazione del tracciato della nuova Strada statale 106. Opera questa che consentirebbe a questi territori di aprirsi verso la Basilicata, verso la Puglia, di inserirsi nel corridoio Adriatico ed aprirsi all’Europa, di aprirsi al futuro, di ripartire e rimettere in moto tutta l’Italia. La Uil Calabria è stata, lo è e sarà sempre attenta alle istanze provenienti dal territorio”.