Maida, si e’ concluso il consiglio Regionale della Uilp Calabria
Le diseguaglianze sociali e le proposte della Uil pensionati per migliorare la vita delle anziane e degli anziani calabresi, è stato questo il filo conduttore dei lavori del Consiglio regionale della Uilp Calabria che si sono svolti, nella mattinata di venerdì, presso la sala conferenze dell’agriturismo Costantino di Maida.
Al dibattito, che è stato aperto dalla relazione del Segretario generale della Uilp Calabria Francesco De Biase ed i cui tempi sono stati scanditi da Alfonso Cirasa, ha portato il suo contributo di idee il Segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo.
“In questo Paese – ha detto Carmelo Barbagallo – le disuguaglianze tra territori sono ancora molto grandi. L’autonomia differenziata può solo peggiorare la situazione. Non è possibile che chi nasce in una Regione del Mezzogiorno parta già svantaggiato. Le persone anziane e pensionate devono avere gli stessi servizi e sostegni in tutto il territorio nazionale. Perché la civiltà di un Paese si misura da come tratta le persone anziane. Finalmente dopo una battaglia lunga 20 anni abbiamo la legge sulla non autosufficienza, ma senza le risorse non potrà funzionare”.
“Sono tante le battaglie che dobbiamo fare – ha detto ancora il Segretario generale della Uil – come i ricorsi contro il taglio della rivalutazione. Le prime cause prenderanno il via in queste settimane. Abbiamo tante proposte, come il Servizio civile per anziani attivi. Noi pensionati siamo 16 milioni, abbiamo tanto da dire e da dare. Il Governo non ci deve solo convocare, ci deve sentire”.
“I pensionati – ha dichiarato il Segretario confederale della Uil, Santo Biondo – svolgono un ruolo di ammortizzatore sociale nelle famiglie in questo periodo di crisi. Abbiamo chiesto al governo di mettere maggiori risorse sulla legge di non autosufficienza, sulla sanità che sta rischiando di non essere più universale. Non si possono disattendere gli impegni presi dal Governo, attraverso lo sviluppo dei progetti del Pnrr, rispetto al miglioramento strutturale della sanità e della medicina del territorio che sono gli strumenti necessari per ridurre i problemi delle fasce più deboli della popolazione. Queste nostre richieste le abbiamo girate anche al governo regionale al quale abbiamo chiesto il massimo impegno politico ed economico.Per ricordarlo a questo al Governo siamo pronti a scendere in piazza con una mobilitazione nazionale perché su questi temi non si può scherzare”.
Nelle parole del Segretario generale della Uilp Calabria, poi, i problemi che le anziane e gli anziani calabresi si trovano ad affrontare quotidianamente.
“L’effetto combinato delle migrazioni di tanti giovani associata ad una forte denatalità – ha detto Francesco De Biase – ci sta consegnando una Calabria che invecchia, una Calabria nella quale cresce il numero degli anziani e per questo abbiamo chiesto al governo regionale e a quello nazionale di implementare le risorse per ridurre il gap infrastrutturale, per curare la sanità malata, per recuperare i servizi sociali, per tagliare le diseguaglianze fra una parte ricca ed una meno ricca del Paese”.
“C’è la necessità – ha proseguito il Segretario generale della Uilp Calabria – di dare risposte al bisogno di salute di questa terra, una salute che non viene garantita a chi ne ha più bisogno, una sanità che aspetta ancora la messa a sistema della medicina del territorio. La Regione, poi, deve dare strutturalità e deve finanziarla concretamente la legge sulla non autosufficienza, facendo attenzione alle platee interessate dal provvedimento, perché il bisogno sulla disabilità non è correlabile all’età”.
“I pensionati – ha dichiarato il Segretario confederale della Uil, Santo Biondo – svolgono un ruolo di ammortizzatore sociale nelle famiglie in questo periodo di crisi. Abbiamo chiesto al governo di mettere maggiori risorse sulla legge di non autosufficienza, sulla sanità che sta rischiando di non essere più universale. Non si possono disattendere gli impegni presi dal Governo, attraverso lo sviluppo dei progetti del Pnrr, rispetto al miglioramento strutturale della sanità e della medicina del territorio che sono gli strumenti necessari per ridurre i problemi delle fasce più deboli della popolazione. Queste nostre richieste le abbiamo girate anche al governo regionale al quale abbiamo chiesto il massimo impegno politico ed economico.Per ricordarlo a questo al Governo siamo pronti a scendere in piazza con una mobilitazione nazionale perché su questi temi non si può scherzare”.