L’Unsic rende omaggio alla Calabria letteraria
Una pubblicazione di 150 pagine con gli scrittori di oggi e di ieri
“Calabria, il compiacimento di Dio e lo zampino del diavolo” è il suggestivo titolo del “Quaderno n. 8” che il sindacato datoriale Unsic, con oltre tremila uffici in tutta Italia, ha voluto dedicare alla terra dei Bruzi. Una pubblicazione di 150 pagine, diffusa gratuitamente (scaricabile da https://unsic.it/quaderni-unsic/), che ricostruisce le biografie di numerosi letterati calabresi del Novecento e contemporanei. Nel dettaglio sono 27 i romanzieri inclusi nella prima parte, a cui sono affiancati altri 22 autori vari della seconda parte e infine 161 “segnalati”, per un totale di oltre 200 “intellettuali” calabresi.
Il volume si apre con Corrado Alvaro, Saverio Strati (Premio Campiello 1977), Leonida Rèpaci, Francesco Perri e Vincenzo Padula. Per poi proseguire con Nicola Misasi, Fortunato Seminara, Domenico Zappone, Rocco Carbone, Vincenzo Guerrazzi, Lorenzo Calogero, Gioacchino Criaco, Mimmo Gangemi, Raoul Maria De Angelis, Carmine Abate, Mario La Cava, Antonio Altomonte, Giovanna Gulli, Francesco Leonetti, Natalino Lanucara, Giuseppe Aloe, Giuseppe Caliò, Luigi Siciliani, Domenico Dara, Vins Gallico, Rosella Postorino e Umberto Zanotti Bianco, unico autore non nato in Calabria ma tra i più importanti studiosi della Calabria archeologica.
I due autori del volume sulla Calabria letteraria, il giornalista Giampiero Castellotti e il pilota Alessandro Neumann con origini materne calabresi (da anni vive in Cina), grazie a questa approfondita ricognizione hanno non solo voluto rendere il migliore omaggio al territorio attraverso le suggestive e schiette analisi dei suoi figli più illustri, ma hanno anche individuato una serie di tratti comuni degli scrittori calabresi: i frequenti natali nei paesi dell’entroterra e le origini umili sono serviti da sprone per tenaci crescite culturali; nel contempo le affermazioni sono per lo più avvenute lontano dalla terra d’origine, che però gli autori non hanno mai dimenticato. Nell’introduzione, Castellotti e Neumann hanno compiuto anche un excursus storico, soffermandosi in particolare sulla piaga dell’emigrazione, ma anche citando un lungo elenco di calabresi che “ce l’hanno fatta” in molti campi, dall’arte alla scienza, dallo sport allo spettacolo.
Nella presentazione, il calabrese Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, ha delineato un’analisi sociale ed economica del territorio, sottolineando come “questa terra non merita certi numeri impietosi” e come sia necessario un vero e proprio shock per un “rinascimento calabrese”.
Nella seconda parte, un elenco di altri intellettuali calabresi “per nascita o per scelta”: Giuseppe Blasi, che ha tradotto la “Divina Commedia” in calabrese, la torinese Paola Bottero, Angela Bubba, Carolina Capria narratrice per ragazzi, l’etnologo Ettore Castagna, Danilo Chirico, Domenico Cuppari, Giada Diano, Nicola Fiorita, Alba Florio, Costabile Guidi, Massimo Laganà, Emanuele Milasi, Giuseppe Occhiato, Tonino Perna, Giorgio Rajani, Guglielmo Scalise (calabrese in Giappone), Antonio Talamo, Olimpio Talarico (calabrese a Bergamo), Vittorio Torchia, Gianfrancesco Turano, Nino Zucco. A seguire una serie di variegate “citazione” per approfondire la conoscenza della cultura calabrese contemporanea.
Pur senza grandi pretese letterarie, come scrivono gli autori, la pubblicazione intende “accendere un faro” sulla letteratura calabrese spesso trascurata, colmando anche un vuoto: opere antologiche del genere sono ormai datate e molti autori delle nuove generazioni, di successo, rischiano di rimanere fuori da una raccolta omogenea del “fenomeno letterario calabrese” odierno.
“Siamo certi che il nostro modesto apporto susciterà segnalazioni da molti paesi – sottolineano gli autori – e ciò sarà il regalo più bello perché lo scopo della pubblicazione è proprio quello di rafforzare orgogli e interessi verso la cultura calabrese. Siamo prontissimi alla seconda edizione…”.